Uno si fa una carrellata al volo sulla città e i suoi umori, in buona parte espressi – ahinoi – dai social. Per scoprire che c'è un grande assente: ieri perché non c'era motivo per preoccuparsene, essendo dato per scontato, quasi fosse una parte del paesaggio naturale; oggi, perché non si sa più esattamente che cosa sia. Il tema è quello del lavoro. Come e dove si lavora a Carpi? Quali sono le competenze cercate e quelle divenute marginali? Il presidio da parte della manodopera straniera delle occupazioni basiche quanto indispensabili ha spostato verso l'alto e verso i servizi il baricentro dell'offerta di lavoro. Sappiamo che esiste, a Carpi, questo diverso baricentro, ma di quali dimensioni e qualità? Quanto è in grado di assorbire la domanda? Ed esiste poi davvero, questa domanda, che dovrebbe partire dalla fascia dei 18/30enni? Sono quesiti che non trovano risposte nei dati: quelli che dovrebbero dirci se siamo una città attiva o pensionata.
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