La disarticolazione del Pd di Carpi non si nota solo – tratto peraltro nazionale – nella perdita di visione. O solo nella difficoltà di trovare riferimenti in una comunità cittadina frantumata, rimescolata, anonima e dagli orientamenti elettorali volubili e imprevedibili. Sta anche nel venir meno di quello che un tempo faceva di un’aggregazione politica un vero partito: il rispetto della forma. Cosa che è del tutto mancata in questi giorni nel comunicare che la coalizione di centro sinistra ha deciso per le primarie, segnalandone i due candidati senza escluderne altri e indicando perfino la data, 24 ore prima che l’assemblea del Pd fosse messa al corrente e approvasse la decisione. Un tempo, una siffatta procedura sarebbe costata il posto a un’intera Segreteria, con l’accusa di violazione delle regole statutarie. Ma oggi la forma, che è lo scheletro di ogni organizzazione, ha ceduto il passo all’improvvisazione. E’ la società liquida, nella quale si è liquefatto anche il Pd.
19 Gennaio 2024
Forme, Metacarpi su Voce del 19 gennaio
METACARPI DI FLORIO MAGNANINI
altre rubriche
Timoni, su Voce Mese del 30 agosto
27 Ago 2024
Squadre, Metacarpi di Voce mese del 28 giugno
29 Giu 2024
Bandiere, Metacarpi del 21 giugno
21 Giu 2024