La disarticolazione del Pd di Carpi non si nota solo – tratto peraltro nazionale – nella perdita di visione. O solo nella difficoltà di trovare riferimenti in una comunità cittadina frantumata, rimescolata, anonima e dagli orientamenti elettorali volubili e imprevedibili. Sta anche nel venir meno di quello che un tempo faceva di un’aggregazione politica un vero partito: il rispetto della forma. Cosa che è del tutto mancata in questi giorni nel comunicare che la coalizione di centro sinistra ha deciso per le primarie, segnalandone i due candidati senza escluderne altri e indicando perfino la data, 24 ore prima che l’assemblea del Pd fosse messa al corrente e approvasse la decisione. Un tempo, una siffatta procedura sarebbe costata il posto a un’intera Segreteria, con l’accusa di violazione delle regole statutarie. Ma oggi la forma, che è lo scheletro di ogni organizzazione, ha ceduto il passo all’improvvisazione. E’ la società liquida, nella quale si è liquefatto anche il Pd.
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