Gigetto su gomma

Sono trascorsi più di trent’anni da quando l’allora sindaco Alfonsina Rinaldi presentò il progetto per collegare le due stazioni ferroviarie di Modena. Era opportuno che i treni della linea Modena-Sassuolo arrivassero alla stazione centrale. Di fronte alle perplessità di alcune forze politiche, il Sindaco disse: “Chiamatela tranvia; chiamatela metropolitana; chiamatelo Gigetto, purché il collegamento si faccia”. Da allora il treno della ferrovia provinciale ha un nome. Il collegamento è avvenuto ma il servizio è rimasto carente, al punto che un gruppo di utenti ha fondato il comitato “Salviamo Gigetto”. I pendolari temono che la ferrovia abbia i giorni contati. Dall’1 marzo le corse giornaliere sono soltanto tre. Viaggiano autobus sostitutivi che hanno tempi di percorrenza maggiori e non di poco. Ogni mattina studenti e lavoratori rischiano di arrivare in ritardo. Alcuni si sono associati e dividono le spese per viaggiare in auto. A disagio sono anche le tante persone che devono raggiungere l’ospedale di Baggiovara. Dalla Regione sono arrivate risposte per nulla tranquillizzanti. Entro le fine di giugno le vecchie carrozze andranno in pensione. E’ in corso una trattativa con Trenitalia. Ma è probabile che il materiale rotabile debba essere modificato, per cui il servizio sarà svolto con autobus. Proprio la soluzione che il comitato pro Gigetto non vuole.   

 
L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati