Novità in materia fiscale, rubrica Soldi Nostri del 13 febbraio

Si ritorna a parlare di riforma fiscale, opportunamente, direi. Il sistema fiscale italiano, oltre che pesante e iniquo, è macchinoso quant’altri mai e necessita da tempo di una riforma complessiva, sempre rinviata per la pavidità delle nostre classi dirigenti. Nel tempo si sono stratificati diversi provvedimenti che hanno dato origine a una vera e propria giungla, croce (ma anche delizia, in quanto foriera di lavoro) dei consulenti fiscali. Ora può darsi che sia finalmente la volta buona se non altro per motivi legati alle necessità di cassa di uno Stato sempre più in difficoltà a far quadrare i conti, anche per la dissennata politica di spesa degli ultimi decenni. Numerose sono state le prese di posizione sull’argomento negli ultimi giorni: dalle sollecitazioni provenienti dal Fondo monetario internazionale, che chiede all’Italia di spostare la tassazione dai redditi ai consumi e agli immobili, agli interventi dell’ex ministro Tria, che auspica una riforma dell’imposta sui redditi delle persone fisiche sul modello tedesco, improntato sulla progressività piuttosto che sugli scaglioni, modello che sembra gradito anche all’attuale ministro Gualtieri. Semplificazione, quindi, progressività vera, equità, speriamo non restino pie intenzioni. 

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