Franza o Spagna, rubrica Soldi Nostri

L'Italia, anche in conseguenza  della posizione  geografica al centro del  Mediterraneo, non è nuova alle  invasioni straniere, dalla colonizzazione  di Greci e Fenici,  alle invasioni barbariche che  seguirono la caduta dell’impero  romano (tema, questo, rimosso  dalla pubblicistica corrente  per le troppe similitudini  col tempo attuale), e i successivi  arrivi di Longobardi e Franchi,  per arrivare a Ludovico  il Moro che spalancò le porte  dell’Italia ai Francesi. Mentre  al Sud, dopo la dominazione  di Arabi e Normanni abbiamo  avuto gli Angioini (di Francia)  e gli Aragonesi (di Spagna).  Poi a lungo la penisola è stata  contesa da Francesi e Spagnoli  (cui sono succeduti gli Austriaci).  Risale a quell’epoca il detto  “Franza o Spagna purché se  magna” che, da allora, rappresenta  efficacemente il carattere  opportunistico della nostra  nazione in tema di alleanze.  I Savoia, tanto per dire,  non hanno mai terminato una  guerra accanto all’alleato con  cui l’hanno iniziata, ma non  furono certo i soli: Este, Gonzaga,  Medici, Sforza, il Papato, le  repubbliche di Genova e di Venezia  erano specializzati nelle  giravolte secondo le convenienze  politiche del momento.  Talvolta i calcoli si rivelarono  sbagliati: Alberto Pio signore  di Carpi, perse lo stato a causa  di un errore di schieramento (si  alleò con la Francia, poi sconfitta  nella battaglia di Pavia).  

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