L'Italia, anche in conseguenza della posizione geografica al centro del Mediterraneo, non è nuova alle invasioni straniere, dalla colonizzazione di Greci e Fenici, alle invasioni barbariche che seguirono la caduta dell’impero romano (tema, questo, rimosso dalla pubblicistica corrente per le troppe similitudini col tempo attuale), e i successivi arrivi di Longobardi e Franchi, per arrivare a Ludovico il Moro che spalancò le porte dell’Italia ai Francesi. Mentre al Sud, dopo la dominazione di Arabi e Normanni abbiamo avuto gli Angioini (di Francia) e gli Aragonesi (di Spagna). Poi a lungo la penisola è stata contesa da Francesi e Spagnoli (cui sono succeduti gli Austriaci). Risale a quell’epoca il detto “Franza o Spagna purché se magna” che, da allora, rappresenta efficacemente il carattere opportunistico della nostra nazione in tema di alleanze. I Savoia, tanto per dire, non hanno mai terminato una guerra accanto all’alleato con cui l’hanno iniziata, ma non furono certo i soli: Este, Gonzaga, Medici, Sforza, il Papato, le repubbliche di Genova e di Venezia erano specializzati nelle giravolte secondo le convenienze politiche del momento. Talvolta i calcoli si rivelarono sbagliati: Alberto Pio signore di Carpi, perse lo stato a causa di un errore di schieramento (si alleò con la Francia, poi sconfitta nella battaglia di Pavia).
27 Marzo 2019
Franza o Spagna, rubrica Soldi Nostri
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