Al fin siam giunti. Dopo mesi di estenuanti trattative, di proclami roboanti e di ritirate “strategiche”, il governo è finalmente riuscito a far approvare a un Parlamento esautorato delle prerogative costituzionali una lenzuolata di provvedimenti (oltre 100) che qui è impossibile analizzare analiticamente. Al brillante risultato si è giunti dopo aver creato inutili tensioni sui mercati finanziari, costate molto care ai risparmiatori (che invito a confrontare il rendiconto del dossier titoli alla data del 30 giungo con quello, datato 31 dicembre, che arriverà a gennaio, per misurare il danno) e con i partner europei.