Settegiorni, Voce digitale del 7 maggio

Il magro zampillo equoreo che dopo un mezzo secolo circa è tornato a spuntare dai piedi d'la bela ragasa c'la pisa in mes a la piasa come un bello spirito definì tanti anni fa la Flora di Ettore Baraldi quando era in piazza Garibaldi, per un attimo ci aveva illusi. Vuoi vedere, ci siamo detti, che il piazzale Ramazzini verrà finalmente svuotato dalle auto, come farebbero anche nell'ultimo dei Comuni italiani? E in coerenza con le aspettative di tanta gente? E invece no: magari si aspetta il progetto per corso Roma o magari di definire le sorti dell'ex mercato coperto, magari se arriva il Recovery Plan... Siamo dei rigoristi, noi: che cosa sono queste pensate estemporanee?

Quando obiettammo che spendere 35 mila euro per affidare al Maxxi di Roma diretto da Giovanna Melandri la formulazione del bando per il Centro visitatori del campo di Fossoli avrebbe rischiato di portare a Carpi idee strampalate e irrealizzabili, ci fu risposto con sdegno: ma come? abbiamo cercato “...un attore che potesse dare ali a un'ambizione di sopraterritorialità”, coinvolgendo un “...centro di eccellenza a livello nazionale e internazionale” per "riqualificare un patrimonio locale, ma di valore riconosciuto a livello sovranazionale”. Conosciuto l'esito del bando nessun dubbio che lo studio delle nostre parti che se lo è aggiudicato possieda tutti i titoli e i meriti del caso e siamo felici per i vincitori. Ma forse non era necessario rivolgersi al Maxxi per venire a sapere che la sopraterritorialità finisce a Sassuolo.