Settegiorni su Voce del 17 gennaio 2019

A scanso di equivoci, l’arresto di Cesare Battisti  non è di destra né di sinistra. E’ un arresto e basta,  che si deve ai Servizi italiani, capaci di non mollare  mai la presa. E reso possibile dall’ascesa al potere  in Brasile di un primo ministro di destra e dalla  pronta estradizione concessa dalla Bolivia, che  ha un governo di sinistra. Solo perché certe parate  accaparratrici, televisive o aeroportuali che siano,  sembrano messe in scena per intortare un popolo  considerato imbambolato ed ebete. E poi proprio  questi si crogiolano nella definizione di “populisti”.  Del resto, non scopriamo certo noi di vivere in  una perenne messinscena, dove a ogni mossa, a  ogni dichiarazione, a ogni scelta, si corre a consultare  follower e sondaggi per vedere l’effetto che  fa. E’ il “mondo nuovo”, la nuova democrazia che  scavalca la rappresentanza per scegliere la rappresentazione:  a qualcuno, anche sui social nostrani,  piace così. 

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