A scanso di equivoci, l’arresto di Cesare Battisti non è di destra né di sinistra. E’ un arresto e basta, che si deve ai Servizi italiani, capaci di non mollare mai la presa. E reso possibile dall’ascesa al potere in Brasile di un primo ministro di destra e dalla pronta estradizione concessa dalla Bolivia, che ha un governo di sinistra. Solo perché certe parate accaparratrici, televisive o aeroportuali che siano, sembrano messe in scena per intortare un popolo considerato imbambolato ed ebete. E poi proprio questi si crogiolano nella definizione di “populisti”. Del resto, non scopriamo certo noi di vivere in una perenne messinscena, dove a ogni mossa, a ogni dichiarazione, a ogni scelta, si corre a consultare follower e sondaggi per vedere l’effetto che fa. E’ il “mondo nuovo”, la nuova democrazia che scavalca la rappresentanza per scegliere la rappresentazione: a qualcuno, anche sui social nostrani, piace così.
16 Gennaio 2019
Settegiorni su Voce del 17 gennaio 2019
L'accesso è riservato agli Abbonati
Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo
AccediAccesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale
Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail.
Costo Annuo 29€
Abbonati