E’ guerra civile tra chi, dell’uccisione del carabiniere Cerciello Rega a Roma, pone l’accento sul dolore della moglie e dei familiari e sull’efferatezza dell’accoltellamento e chi lo mette, invece, sull’inaccettabilità, in uno Stato di diritto, di situazioni come quella rivelata dalla foto dell’interrogatorio di uno dei due presunti omicidi. In un Paese normale, come si usa dire, le due cose coesisterebbero perfettamente: ci sta la rabbia per un delitto così assurdo e il rispetto delle regole, come ha dimostrato il Comandante generale dell’Arma. Qui da noi no: conciliare i due aspetti è impossibile, noi si ha il bisogno fisiologico di distinguerci in fazioni e di darcele di santa ragione.
6 Agosto 2019
Settegiorni dell'1 agosto
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