Il non essere di Carpi rappresenta oppure no un limite per uno che si candida a Sindaco della città? Il rovello ha cominciato a prender forma prima e dopo la presentazione della candidata del centro destra che, invitata a ribattere, ha spiegato, giustamente, che “dormire a Novi”, essendo nata e lavorando a Carpi, non dovrebbe rappresentare un ostacolo all’esercizio delle proprie ambizioni politiche. Prima che il dibattito degeneri nella ricerca di natali in remoti reparti di Ostetricia al solo fine di legittimare o delegittimare questo o quel candidato, occorre precisare – per quel che ci riguarda – che il riferimento al possesso del quid carpigiano nulla ha a che fare con culle e incubatrici, né con il luogo di esercizio della professione. C’entrano, piuttosto, la dimestichezza con la città, l’essere stati partecipi della sua vita pubblica e l’aver comunicato qualche straccio d’opinione in proposito, prima di essere chiamati a farlo per dovere di candidatura. E senza che al primo aprir bocca del candidato la gente si guardi in faccia a chiedersi “Ma questo, dov’è stato finora?”.
13 Marzo 2019
Settegiorni del 14 marzo 2019
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