E ti pareva che Simone Tosi non cogliesse la palla al balzo per togliersi non un sassolino, ma un macigno dalla scarpa? L’occasione gliel’ha fornita su un piatto d’argento il Vice premier Salvini con quell’uscita sui “salotti ambientalisti” (ma gli hanno subito contrapposto la “politica da bar”) e i “difensori dell’alberello e del torrentello”: alberelli e torrentelli che poi “presentano il conto”, a detta del leader del Carroccio. A parte rinfacciargli il maxi condono di Ischia e tutti quelli sottoscritti dalla Lega ogni volta che è stata al governo, Tosi gli ha ricordato che i difensori degli alberelli sono stati semmai quanti – fra cui presumibili leghisti di testa, se non di tessera – a Carpi lo hanno bersagliato di critiche ogni volta che si doveva provvedere al taglio di questa o quella testimonianza arborea. Ora, non sarà un mostro di simpatia, l’Assessore. Qualche scusa, tuttavia, c’era pur da aspettarsela, almeno dai gruppi facebook che più lo hanno preso di mira, alla luce dell’assenza del benché minimo incidente, in città, anche nei giorni in cui il vento soffiava forte, provocando altrove diverse vittime e incidenti da caduta di alberi. Lo avevamo segnalato anche la settimana scorsa. Macché, niente: si sprecano, sui social, le facce di bronzo.
7 Novembre 2018
Settegiorni su Voce 8 novembre 2018
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