Settegiorni su Voce 8 novembre 2018

E ti pareva che Simone Tosi non cogliesse la palla  al balzo per togliersi non un sassolino, ma un macigno  dalla scarpa? L’occasione gliel’ha fornita su un piatto  d’argento il Vice premier Salvini con quell’uscita sui  “salotti ambientalisti” (ma gli hanno subito contrapposto  la “politica da bar”) e i “difensori dell’alberello e del  torrentello”: alberelli e torrentelli che poi “presentano il  conto”, a detta del leader del Carroccio. A parte rinfacciargli  il maxi condono di Ischia e tutti quelli sottoscritti  dalla Lega ogni volta che è stata al governo, Tosi gli ha  ricordato che i difensori degli alberelli sono stati semmai  quanti – fra cui presumibili leghisti di testa, se non di  tessera – a Carpi lo hanno bersagliato di critiche ogni  volta che si doveva provvedere al taglio di questa o quella  testimonianza arborea. Ora, non sarà un mostro di  simpatia, l’Assessore. Qualche scusa, tuttavia, c’era pur  da aspettarsela, almeno dai gruppi facebook che più lo  hanno preso di mira, alla luce dell’assenza del benché  minimo incidente, in città, anche nei giorni in cui il  vento soffiava forte, provocando altrove diverse vittime  e incidenti da caduta di alberi. Lo avevamo segnalato  anche la settimana scorsa. Macché, niente: si sprecano,  sui social, le facce di bronzo.  

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