Cortei di festa Cortei di rabbia e Vasco al parco

Modena – E’ stata una settimana a due facce, con le strade del centro invase da cortei con motivazioni del tutto diverse. Protagonisti della prima invasione sono stati i tifosi che hanno festeggiato il ritorno dello scudetto sulle maglie giallo blu della squadra di pallavolo. E’ stato il dodicesimo trionfo da quando il compianto Peppino Panini aveva riportato in auge una tradizione che risaliva ai tempi delle lotte intestine combattute da tre squadre modenesi. Erano la Minelli, l’Avia Pervia e la Villa d’oro che si alternavano nella conquista del vertice della classifica. Passati i giorni dell’euforia, la presidente di Modena Volley Catia Pedrini ha lanciato l’appello. Per rimanere ai piani alti della pallavolo c’è una sola possibilità. Occorrono sostanziosi mezzi economici. Gli sportivi possono contribuire con la partecipazione al progetto del finanziamento collettivo. Partenza con 10 euro e progressive scalate fino a raggiungere la quota di 350 euro per ottenere il titolo di “ottavo uomo, membro certificato della squadra”. Fra le prime adesioni sono arrivate quelle del Sindaco e dell’Assessore allo sport, però a titolo personale. Muzzarelli ha spiegato: “non si possono destinare soldi pubblici a un club”. 

La seconda invasione delle strade del centro ha avuto diversi protagonisti: forze dell’ordine, centri sociali e trenta nuclei familiari. Lo sgombero dell’ex carcere e dell’ex caserma dei carabinieri di via Sant’Eufemia era nell’aria dopo il fallimento delle trattative che Prefettura, Questura e Comune avevano intavolato con i centri sociali. La mattina di mercoledì 11 maggio la città sembrava in stato d’assedio. Poliziotti, carabinieri e vigili urbani, in assetto antisommossa, avevano fatto irruzione nei locali e imposto lo sgombero. Gli occupanti erano stati portati nella sede della Circoscrizione centro storico per l’assegnazione di sistemazioni provvisorie in alloggi e in alberghi. “Nessuno rischia di dormire in strada”, aveva assicurato l’Assessore ai Servizi sociali. Ma per gli antagonisti non era bastato. Un tentativo di irruzione nella sede era stato bloccato dalle forze dell’ordine. Negli scontri con i manifestanti tre poliziotti e una ragazza, estranea all’assedio, avevano riportato contusioni. Il giorno dopo il Sindaco aveva convocato una riunione del Consiglio comunale per una relazione sugli avvenimenti di quel terribile mercoledì. Sul banco degli imputati Muzzarelli aveva collocato gli antagonisti, “veri responsabili degli incidenti”. Che si imponesse lo sgombero lo aveva detto anche il Procuratore della Repubblica Lucia Musti. “In quei locali si viveva nell’illegalità, con pericoli dovuti ad allacciamenti elettrici precari e abusivi”. Parole al vento. Sabato erano di nuovo comparsi i contestatori, con un raduno in piazza Matteotti e un corteo accompagnato da cori. Destinatario privilegiato degli insulti? Il Sindaco, con qualche variante dedicata al Prefetto e al Questore. Ma c’erano state anche varianti rivolte in direzione opposta. “Hanno veramente rotto. Non hanno altro da fare? Vadano a lavorare”. Infastiditi dai cortei che allontanano la clientela, molti commercianti del centro avevano rincarato la dose delle invettive.

Fra esultanze di tifosi e cortei di protesta, Muzzarelli e la sua squadra hanno trovato il tempo per risolvere un altro rebus. Gli ambientalisti stiano tranquilli. Il concerto di Vasco Rossi si potrà tenere al parco Ferrari senza rischi per alberi e aiuole. La convenzione stipulata con gli organizzatori comprende molte misure di salvaguardia. Sono state individuate aree non troppo distanti dal parco che saranno adibite a sosta delle auto. Da quelle aree si potrà arrivare al parco soltanto a piedi. Ma per gli spettatori non propensi alle lunghe camminate, saranno disponibili autobus navetta. Gli organizzatori faranno tutto il possibile per evitare che il verde pubblico subisca danni, come hanno fatto gli allievi dell’Accademia militare che hanno restituito alla città il parco Novi Sad in perfetto ordine dopo le esibizioni programmate per il Mak P 100. 

E’ la festa dei futuri sottotenenti, ormai prossimi alle stellette. In occasione della cerimonia sono stati illustrati i particolari dell’intesa che il Comune sta per stipulare con il Ministero della Difesa e con l’Agenzia del Demanio. Fra l’altro l’intesa prevede che le stalle dei cavalli siano trasferite da corso Canalgrande all’ex deposito dell’Aeronautica a San Lazzaro e che la caserma Fabrizi sia ampliata per ospitare un numero maggiore di allievi. 

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