Le parole di speranza aiutano contro il male

di Rino Filippin

Nel corso della mia carriera giornalistica sono stato contattato da tante persone che volevano segnalare medici colpevoli, a loro dire, di diagnosi infauste “sbattute” in faccia senza umanità, con conseguenze drammatiche sia per la famiglia del malato sia per lo stesso paziente. Ricordo bene ad esempio un’amica al cui giovane fratello venne riferita senza giri di parole un’aspettativa di vita di pochi anni. Il ragazzo, a 20 anni dalla scoperta del male che lo affliggeva, fortunatamente è ancora vivo e conduce una vita normale. Parlando poi del tema con vari medici ho capito che non vi è un approccio standard verso i malati gravi. Direi però che da parte dei dottori prevale  la linea della “verità” rivelata al paziente, compresi i mesi e giorni che resterebbero da vivere secondo la letteratura scientifica.

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