Il senso della politica di casa nostra per la Ztl

C'è qualcosa che non torna. Nell’idea di sostenibilità, in condizioni di emergenza ambientale, la deroga costituisce una sorta di ossimoro. Il Piano Aria Integrato Regionale (Pair 2020) della Regione Emilia-Romagna approvato ed entrato in vigore il 21 aprile 2017 prevedeva per le città aderenti come Carpi, per esempio, di “raggiungere entro il 2020, importanti obiettivi di riduzione delle emissioni dei principali inquinanti: rispetto al 2010 la riduzione del 47 per cento per le polveri sottili Pm10, del 36 per cento per gli ossidi di azoto, del 27 per cento per ammoniaca e composti organici volatili e del 7 per cento per l’anidride solforosa, misure che avrebbero permesso di ridurre del 63 per cento la popolazione esposta al rischio di superamento dei limiti consentiti per il Pm10, riducendola di fatto al solo uno per cento”. Nel momento in cui si aderiva al Piano per la mobilità e al Piano Aria diventava dunque tassativo modificare il sistema di trasporto in maniera sostenibile (ampliamento aree pedonali, ciclabili e zone a traffico limitato Ztl; riqualificazione e potenziamento dei servizi di trasporto pubblico; promozione della mobilità elettrica; limitazione progressiva dell’accesso ai centri abitati per i veicoli più inquinanti). 

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