PaGagnini: Carpi che cosa ti sei persa

Il teatro può ospitare il circo? Ebbene sì. Lo hanno potuto sperimentare gli spettatori che giovedì 7 aprile hanno assistito al Comunale alla performance musicale del gruppo spagnolo PaGagnini. Autentici funamboli della musica sono i tre violinisti e il violoncellista che hanno, letteralmente, suonato, mimato, recitato, cantato e ballato, senza soluzione di continuità, un repertorio tra i più vari che si possano immaginare: dal classico – peraltro magistralmente eseguito, anche se solo nelle prime battute – scaturisce un florilegio di generi diversi e apparentemente inconciliabili, dal country al jazz, dal tango alla chanson francese, il tutto in una sequenza ininterrotta, mozzafiato e, lasciatecelo dire, straordinariamente pertinente. Così, la Suite della Carmen di Bizet, il Minuetto in Mi Maggiore di Boccherini, per non parlare del Canone di Pachelbel, diventano pretesto per clownerie di ogni tipo, che stupiscono e divertono il pubblico (purtroppo non numeroso) catturato e travolto dalla valanga di generi diversi, ma ben armonizzati tra loro. Poi Mozart, Paganini, Vivaldi e infine la vera “Pagagniniana” (col gn duro alla spagnola), brano di musica contemporanea improvvisato dal gruppo dei “fantastici quattro”, supportato da due spettatori scelti casualmente tra il pubblico e coinvolti nel demenziale intermezzo. Applausi scroscianti hanno invocato il bis, un vero “evviva la Musica!” e non solo.

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