Allora, diciamolo subito, non avevo nessuna intenzione di parlare del Coronavirus. Intanto perché passo tutto il giorno – giustamente, direi – a lamentarmi del fatto che, poiché uno vale uno, sono tutti lì a impancarsi a epidemiologi e a magistrati di sanità, diffondendo notizie tossiche, pericolose per lo spirito pubblico, poi però appena capita l’occasione, zac, anche io ci casco e faccio il Burioni di quartiere. In secondo luogo niente Coronavirus, mi ero detto, perché si colgono già i primi sintomi da saturazione informativa, nel senso che io stesso, facendo zapping, tendo ormai a tirare via sul Covid 19. Non ultimo, a scrivere di Coronavirus per un settimanale si rischia di fare anche delle figure barbine, perché magari la prendi troppo seria e nel frattempo la situazione, nel giro di 24-48 ore, si è rasserenata, oppure, viceversa, ci metti un po’ di zucchero o addirittura di ironia, e nel frattempo ti scoppia fra le mani una pandemia degna della peste nera. No, meglio di no. Però... c’è un però, ed è grande come una casa, perché a differenza, ad esempio, di quello che è accaduto con il terremoto del 2012, che era oggettivamente e visibilmente, senza possibilità di fraintendimento, una cosa grave (e ingiusta), su cui fare pochi ricami, qui, nel caso dell’epidemia para-influenzale, c’è una non banale e fecondissima discrepanza fra la realtà di fatto e quella percepita. Detto in altri termini, il terremoto è stato un fenomeno geologico con un impatto anche psicologico, il Coronavirus è una vicenda biologica (grave? non grave?) che sta fungendo da pretesto e catalizzatore per una ricca, variegata e potenzialmente infinita rielaborazione di carattere culturale ed emotivo.
10 Marzo 2020
Uomini e topi, Micromega del 5 marzo
L'accesso è riservato agli Abbonati
Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo
AccediAccesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale
Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail.
Costo Annuo 29€
Abbonati