Voce, in Metacarpi del 15 ottobre

Nulla sarà più come prima, si sente ripetere a proposito della pandemia. Non sappiamo se andrà davvero così. Sappiamo che il concetto vale sicuramente per il mondo dell’informazione. Al quale l’evoluzione della tecnologia, il cambio di aspettative dei lettori, la visione di tante teste chine su smartphone e tablet impongono scelte a dir poco epocali. È quello che annunciamo nel paginone centrale di questo numero: in concomitanza con l’ingresso nel 28esimo anno dalla sua fondazione, Voce dal 2021 diventerà, insieme, un quotidiano e un settimanale digitali e un mensile cartaceo acquistabile in edicola, ma anche digitale. È un’estensione di raggio – notizie, sintesi e approfondimenti – e di modalità della comunicazione con la quale molte testate nazionali si stanno da tempo cimentando, ma che sul piano cittadino non conosce precedenti. È questo il senso della sfida che da mesi Voce sta preparando, nella convinzione che i lettori sapranno apprezzarla e sostenerla per tenere vivi in questa città il dialogo, la critica riflessiva, il confronto, la conoscenza e la memoria.