Scheletri, Metacarpi del 5 settembre

Il Direzionale Manfredini, simbolo orgoglioso della solidità della Modena bancaria di un tempo (lo chiamavano “la Cattedrale”), è in condizioni di fatiscente degrado, circondato da un fossato maleodorante infestato di insetti, con muri graffitati e scrostati, sotterranei invasi dall’acqua e molto altro. Anche le costruzioni più ambiziose, se viene a cessare la funzione, diventano ruderi marcescenti destinati a protrarre nel tempo la loro immagine di rovina. Ci pensino, proprietari e progettisti del comparto F2 – questa volta a Carpi – che si accingerebbero a presentare, buoni ultimi dopo aver tergiversato un bel po’, un piano particolareggiato destinato a infilare un nuovo insediamento commerciale, il sesto, tra la via dell’Industria e la Losi, più precisamente tra il Borgogioioso e l’Interspar. Ci pensi soprattutto l’Amministrazione comunale. Un eventuale investimento che si rivelasse fuori tempo massimo effettuato da un privato sarebbe affar suo. Ma uno scheletro di cemento armato svuotato dalla concorrenza e alle porte della città diventerebbe affare di tutti noi.

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati