Principe, Metacarpi 11 luglio 2019

Non è che i commercianti modenesi abbiano  una percezione molto positiva del Novi Park,  ribattezzato “Parcheggio del centro”. Tant’è  che continuano a chiederne, di parcheggi. Questo non  impedisce loro, tuttavia di schierarsi apertamente  per un centro tutto pedonale, perché, sostengono due  loro associazioni, “...eliminare le auto rende le strade  più belle”. E fanno l’esempio di via Taglio e corso  Duomo che equivalgono al nostro corso Alberto Pio.  A Carpi – basti pensare al tormentone Ztl –, la posizione  “via le auto dal centro” che rimbalza in questi  giorni da Modena, a parità di parcheggi produrrebbe  una rivolta. Che cos’è, dunque, che impedisce ai dettaglianti  del nostro centro di pensarla come i colleghi  modenesi? L’aria? L’alimentazione? La barriera dei  platani sul rettilineo dell’Appalto? Il semaforo di Lesignana?  Forse è solo la cifra cittadina, l’autostima, il  ricordo che lega Modena al proprio glorioso passato  ducale e Carpi, invece, soprattutto alla nostalgia per  andamenti commerciali un tempo prosperi. Non siamo  ancora riusciti a farlo rientrare dall’esilio dalle nostre  teste, il nostro Principe rinascimentale.   

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