Pavlov, Metacarpi dell'1 ottobre

Un riflesso condizionato, quasi pavloviano (stessa reazione a fronte dello stesso stimolo), ha fatto scattare tutte le sirene delle minoranze politiche dopo l’aggressione subita in corso Fanti da un adolescente, per opera di due coetanei e per futili motivi (foto di repertorio). Fino a farle parlare di sicurezza in pericolo e a invocare un incontro del Consiglio comunale con Prefetto, Questore e forze di polizia. Agli esponenti del centro destra e al consigliere Gaddi dei 5 Stelle va ricordata l’epopea degli scontri, con fratture e rotture di nasi e cuoi capelluti, fra le bande “interne” dei quartieri Cagnola, Santa Chiara, San Nicolò, Quartirolo (anni Cinquanta). O fra i teddy boy under 18 in blue jeans e catene degli anni Sessanta. O la banda giovanilriosalicetana dei Sound of Rio in scontro permanente con i locali (anni Settanta). Per non parlare dei Tauri, adolescenti del sud in difficile percorso integrativo e assai proclivi alla rissa continua (anni Novanta). Per dire che sì, l’adolescenza inquieta va vigilata, educata e se occorre punita. Ma non è diversa, peggiore o più allarmante se gli inquieti sono stranieri.

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