Offerte, Metacarpi del 4 giugno

Con un Pd allo sbando e senza più la presa sulla società cittadina dei suoi predecessori Pci, Pds e Ds. Con un Sindaco che fa da sé, inevitabilmente preoccupato molto più del proprio futuro che di quello della città. Con una dirigenza di destra acerba e portata a confondere la politica con il giornalismo. Con i Cinque Stelle in crisi esistenziale. Con i vari mondi ambientalisti sparsi, frustrati e punteggiati dai personalismi. Ecco, con tutto questo, perfino i convegni nostalgici che, con la Diocesi assente o indifferente, raccolgono intorno all'ex Vescovo dimissionario un nugolo di leoni e leonesse, professionisti e imprenditori, acquistano la pregnanza più che di una testimonianza di fede, di una robusta offerta politica. Ma offerta a chi? A una volontà diffusa in certi ambienti di non mollare la presa sul potere. Per farne che, non si sa. Ma da dove si comincia lo sanno bene: dalla Fondazione Cassa di Risparmio. Alla quale non si accede per defatiganti carriere politiche, ma per scorciatoie e contiguità ambientali. Prendersi le chiavi del forziere di Carpi val bene un rosario.