NUBI, Metacarpi del 21 novembre

Nubi nere all’orizzonte. Non sono quelle delle incessanti piogge di questi giorni, ma il disastroso e inquietante andamento della popolazione nel nostro Paese segnalato dalle recenti statistiche rese note dall’Istat. Carpi vi concorre così: saldo naturale negativo da sette anni compensato solo dal saldo migratorio attivo; nascite in calo e indice di vecchiaia in aumento da 18 anni. Si nasce meno, insomma, si vive più a lungo, la popolazione invecchia. Su quest’ultimo dato inoppugnabile c’è chi, a Carpi, insiste in una previsione di scenario: è inutile pensare a un nuovo ospedale per una città che diventerà un immenso cronicario, bisognoso soprattutto di assistenza domiciliare. Giusto: pensiamoci. Ma il corollario è anche un altro: il declino demografico lo rallenta solo la crescita degli stranieri, attestati al 14,3 per cento a Carpi (8,7 in Italia). Bisogna prenderne atto: il futuro è aprirsi ai nuovi apporti di sangue, energie e teste diverse che magari richiederanno un nuovo ospedale. E per i quali, quando smetterà di piovere, si dovrà pensare anche allo ius soli. Ditelo a Luigi Di Maio.

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