Mirandolexit, Metacarpi del 18 giugno

Non siamo mai stati teneri, con l’Unione dei Comuni,  ente da sempre con i piedi in ammollo a  metà del guado, indeciso, per colpe non solo  sue, se raggiungere la sponda del Comune unico o ritornare  indietro. Con tutto questo, tuttavia, la cosiddetta  Mirandolexit, ovvero la decisione del Sindaco di  quella città di lasciare l’Unione dei Comuni Area Nord  (Ucman) ci appare incomprensibile, quanto coerente.  Incomprensibile, perché le tante difficoltà elencate  per giustificare la propria scelta – talune fondate –,  anziché costituire un ostacolo, per un politico dovrebbero  rappresentare una sfida, visto che niente è facile  e dato per scontato, in questo Paese, quando si tratti  di superare confini e campanili. Ma coerente, perché  non si è mai dato che la Lega, che ha espresso quel  Sindaco, abbia tollerato entità intermedie e comunitarie,  fossero l’Unione europea, lo Stato, la Regione, la  Provincia, il Comune, il Quartiere o il Condominio. E  che non coincidano con l’unico perimetro di confine  riconosciuto, l’unica entità sovraindividuale ammessa,  opposta a tutto e tutti: la Lega stessa. (foto Sul Panaro)

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