Lungimiranza, in Metacarpi del 16 gennaio

Chiusi i rapporti con la ditta fallita e con quella  che si era detta pronta a subentrare nei lavori  per la Casa della Salute, l’Ausl potrà procedere  a nuova aggiudicazione. Sospiro di sollievo a palazzo  Scacchetti: si riparte. A questo punto, però, converrà  porsi qualche domanda. Con un ospedale che – così  si dice – verrà trasferito a ovest non è più scontato  che la localizzazione giusta per la Casa della Salute  continui a essere una via Peruzzi del tutto fuori contesto.  E se fosse invece l’area liberata dal Ramazzini di  cui non si sa bene che fare? Che avrà ancora funzioni  sanitarie per l’inevitabile persistenza, lì, del bunker di  Radioterapia e del Csm, intrasferibili? O, dati i tempi  lunghi, se si optasse per una delle strutture anziani  prospicienti, magari traslocata in via Peruzzi con  uno scambio di siti? Un Ramazzini più lontano rende  assurda la posizione attuale, scelta non perché fosse  la più idonea per una Casa della Salute, ma la più a  portata di mano per costi e disponibilità dell’area. Era  l’urbanistica del qui e ora e della miopia, della quale  rischiamo di pagare le conseguenze per decenni.   

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