Festività, Metacarpi del 20 novembre

Non sappiamo se la fatidica data del 3 dicembre sarà davvero quella che, numeri del contagio e dei ricoveri alla mano, permetterà un allentamento delle restrizioni in vista del Natale. Sembrano pensarlo molti rappresentanti delle istituzioni, impegnati a raccomandare ai cittadini una sorta di ulteriore sforzo in apnea, per poter arrivare a quella scadenza con le carte in regola per l'atteso alleggerimento. Se l'Italia fosse come Carpi e come tante altre aree del Paese, disciplinate e rigorose nell'osservanza delle norme, non avremmo dubbi sull'opportunità di allentare le redini in vista di un Natale almeno un po' meno buio di quel che si prospetta. Soprattutto in materia di ristoranti, bar, negozi, cultura e spettacoli, in un Paese disciplinato e che osservi scrupolosamente le misure, un segnale di fiducia nei comportamenti responsabili non verrebbe scambiato per un invito generale allo sbraco, a un'abbuffata che se ne infischia di tutto e domani sarà quel che sarà. Ma conosciamo l'Italia e gli Italiani e ci sono pochi dubbi che la benché minima misura di alleggerimento verrebbe intesa come un "liberi tutti”. Lo abbiamo visto l'estate scorsa, rischia di ripetersi sotto le Feste. Con la prospettiva che – permanendo la circolazione del virus e in attesa di un vaccino che non sarà disponibile, dicono gli esperti, prima dell'estate 2021 – i primi mesi del prossimo anno possano costringere a chiudere davvero il Paese in una lunga prigionia senza finestre. Il danno psicologico e sociale, prima ancora che economico, sarebbe enorme, incalcolabile. Per questo l'accettazione di un Natale diverso dagli altri, meno scintillante, austero e regolato è la migliore garanzia di un nuovo anno sempre cauto, ma non incarcerato a domicilio. In fondo, i meno giovani ricorderanno che Festività e Natali meno allegri, al limite della privazione, hanno scandito la vita di ognuno di noi. Non è una tragedia, solo il segno che le ricorrenze festose non sono tutte uguali e qualche volta occorre accettarle, sperando che quelle successive siano migliori.

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