Contagio, rubrica Metacarpi del 27 febbraio

Il numero di Voce in edicola esce notevolmente ridimensionato nelle pagine degli spettacoli e degli appuntamenti, perché la cornice di provvedimenti adottati per far fronte al coronavirus ha sconvolto programmi e calendari. È il meno, quanto a sconvolgimenti, in tempi come questi. Molto di più lo sono le esistenze di quanti, direttamente o indirettamente, per contiguità con il caso verificatosi in città o per obbligo professionale, con il coronavirus debbono confrontarsi ogni giorno. Poi ci sono quelli che invece il coinvolgimento se lo inventano, parrebbero perfino andarselo a cercare, pretendendo da terzi – autorità sanitarie e istituzioni – una tutela e una immunità perfette che dipendono prima di tutto dai propri comportamenti e dal proprio senso di responsabilità. Ci sono stati offerti, in questi giorni, flash degni delle pagine del Manzoni sulla peste e che hanno trovato nei social e nelle chat dei veicoli formidabili di trasmissione della paura e dell’ignoranza. Confidiamo solo che, per quanto rumoroso, si tratti del pollaio di una minoranza.

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