Brioche, Metacarpi del 30 luglio

La notizia dell’accordo intervenuto tra Comune e Fondazione CrC è importante per le opere che dischiude (parco di Santa Croce e palazzetto dello sport), ma soprattutto per la decisione di palazzo Brusati di acquistare l’ex Consorzio agrario. Dove i due enti sembrano voler concentrare la maggior scommessa sul futuro di Carpi: da una parte creando un nuovo spazio di ricerca e alta formazione a sostegno delle imprese; dall’altra, sfruttando la prossimità ai binari perché quello che si va a creare diventi un polo di attrazione e di irradiazione, dentro una cornice urbana gradevole e funzionale. C’è un rischio, in tutto questo: che la città sofferente di oggi veda la scommessa come le classiche brioche di Maria Antonietta, elargite al popolo che chiede invece pane. Il solo modo, per evitarlo, è di coinvolgerla davvero, la città, e quel che resta della sua classe imprenditoriale, senza fermarsi al fumo dell’attivismo sociale o delle task force, per cercare piuttosto l’arrosto di chi, da noi, ha davvero idee e progetti da mettere in campo. Almeno finché ne resta ancora qualcuno.

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