Aimag: ma quanto è disinvolto il neo Presidente, Metacarpi di Vocecittà del 7 agosto

Non finiscono di sorprendere le affermazioni che Gianluca Verasani da Campogalliano sta disseminando lungo le sue prime settimane da neo presidente di Aimag. Il 15 luglio ha definito “...Hera, Iren e Tea soggetti con cui Aimag dovrà avviare dialoghi o alleanze”. Sottovalutando il fatto che avere Hera come socio al 25 per cento non dovrebbe agevolare tanta disinvolta ricerca di interlocutori, addirittura nella concorrenza. Qualcuno deve averglielo aver fatto presente se è vero che, davanti al Consiglio comunale di Soliera riunito in streaming il 28 luglio si è affrettato a precisare che non si cresce con Tea o aggregandosi con altre società consimili. Sparita dunque Tea, con l'aria di rivelare cose sconosciute a noi terra-terra delle Terre d'Argine, ha fatto cadere dall'alto che Aimag è troppo piccola, in un mercato delle multiutility dominato da colossi con i quali è bene cercare di non litigare, ma di andarci piuttosto d'accordo. Non pago, ha toccato anche il tema esplosivo del costo dell'acqua. Non solo con un azzardato paragone tra i 2 euro il metro cubo che si pagano da noi e i 5 di Berlino, sorvolando su una quantità di variabili che rendono sempre difficili simili raffronti. Ma trascurando anche il dettaglio che non si lasciano intravedere aumenti tariffari per un bene così essenziale, senza prima predisporre un progetto industriale e che i primi debbono dipendere dal secondo, e non viceversa.

 

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