“Guardi che i furti c’erano anche quarant’anni fa e che il crimine è ineliminabile, essendo parte della natura umana”. Non l’ha detto l’assessore Galantini in pieno raptus da “percezione”. E neppure il Sindaco, con l’intento di minimizzare. O un qualunque “pidiota”, secondo il neologismo coniato sui social. La frase l’ha pronunciata Monica Medici, consigliera e candidata a Sindaco per il Movimento 5 Stelle, replicando a un eccitato militante solierese, nostalgico dei tempi in cui “si poteva lasciare la porta aperta”. Dove poi i ladri entravano, allora come oggi. Per dire che non se ne può più delle tiritere securitarie come unica chiave interpretativa dell’Italia contemporanea. Le stesse che puntano a tenere in caldo un allarme sociale sul quale c’è chi sta mietendo consensi a buon mercato. Ben venga, dunque, il distinguo della candidata. Che magari sarà accusata, come noi, di parlare così per non essere stata vittima di furti o violenze. Beccandoci, noi e lei, dei radical chic e degli elitari lontani dal popolo. Se non addirittura dei comunisti. Mica lei, beninteso: solo noi.
12 Dicembre 2018
Crimini in Metacarpi del 13 dicembre 2018
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