I detrattori ricchi e irosi di papa Francesco

Sicuramente non sarà sfuggita la puntata di Report del 20 aprile scorso, nella parte dedicata ai ‘’nemici di Papa Francesco” e ai partiti e movimenti di destra, ultraconservatori americani e italiani, per fortuna minoritari ma con tanti soldi. La cosa sconvolgente, che fa venire i brividi, è l’odio e la cattiveria di questi che si professano credenti. Si può non essere d’accordo, dissentire ma queste falsità oscene, propagate da cosiddetti cristiani, vescovi e cardinali, dovrebbero fare vergognare proprio chi, come loro, li manifesta. Il Papa ha richiamato il pianeta malato, il peccato della natura non rispettata e il grido dei poveri, come Gesù nel Vangelo. Non può essere un un castigo di Dio, questa epidemia, l’ha detto chiaramente padre Cantalamessa il venerdi santo in San Pietro: primo perchè colpisce tutti, buoni e cattivi, e in primis i poveri e Dio non può fare questo. Io dico che se fosse vero, Dio colpirebbe i cattivi e tra questi sicuramente gli ultraconsevatori di destra, razzisti e xenofobi, che sono contro l’accoglienza e contro gli immigrati. Questa ignoranza fa paura: ma hanno letto il Vangelo di Gesù? Le Beatitudini? E chi sono i referenti italiani di costoro? La trasmissione Report è stata molto chiara, documentando dirette tv, documenti, interviste: sono Salvini e la Meloni, non avevamo dubbi, la destra che ha usato la religione come arma di lotta politica, strumentalizzando i simboli religiosi. È una bestemmia: dicono i dieci comandamenti ‘’Non nominare il nome di Dio invano’’ e questi avranno il castigo di Dio, perchè hanno dato scandalo agli innocenti. E guarda caso in Europa, dove fortunatamente contano nulla, si sono alleati con Le Pen in Francia e Orban in Ungheria. L’obiettivo mi pare chiaro: mettere in crisi l’Europa e schierarsi contro il Papa. Il nostro compito di figli di Dio e Uomini di buona volontà, è quello di lavorare perchè ciò non avvenga, fare capire agli “ignoranti’’ che senza la fraternità, l’amore, la giustizia, la pace non si va da nessuna parte. Sorreggere in ogni maniera Papa Francesco, con azioni di educazione culturale per aprire le coscienze, con la preghiera incessante a Gesù affinchè lo sostenga. Devo anche dire che Papa Francesco, che è un uomo di Dio, non ha paura, va avanti con determinazione e saggezza senza curarsi di questi uomini di morte e, come li definiva Giovanni XXIII “…profeti di sventura’’, dedicandosi piuttosto ad annunciare senza peli sulla lingua la verità, la giustizia, la buona novella del Vangelo. Tutte le mattine alle 7, nella messa che viene trasmessa da Santa Marta, ci dona una parola chiara e vera. Tutto il mondo, credenti e non, ammira e applaude Papa Francesco che da questa tristissima vicenda, gestita con sobrietà, esce come uomo del dialogo e dell’incontro, che costruisce ponti e non muri. Il presidente Mattarella ha premiato 25 giovani, nominandoli ‘’alfieri’’ costruttori di comunità: l’esempio che il bene vincerà sempre sul male.

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