Ottantesimo del Liceo, il rammarico degli esclusi, Lettere del 10 ottobre

Egregio Direttore, informato da alcuni cari amici, anch’essi a loro tempo frequentatori del Liceo scientifico “Manfredo Fanti”, dei festeggiamenti in corso per il suo 80esimo anniversario, ben volentieri ho aderito al raduno con cena degli ex-studenti, organizzato dalla dirigenza scolastica dell’Istituto presso il Circolo “Graziosi”, il 6 settembre scorso. Si è trattato di un evento modesto, va detto, ma comunque gradevole, per merito soprattutto delle brave massaie padrone di casa e dei garbati e pazienti camerieri, costoro, peraltro, tutti quanto giovanissimi studenti. Hanno fatto del loro meglio anche docenti e dirigenti scolastiche, nello sforzo di animare una serata rimasta però superficiale e spenta e far socializzare fra di loro eterogenei e purtroppo non numerosissimi partecipanti. Al termine, una dirigente, forse la stessa preside, ha invitato i presenti a non perdere gli altri eventi in cartellone e pubblicizzati in rete. Per cui, intenzionato a prendervi parte e nello stesso tempo speranzoso in qualcosa di meglio della serata appena conclusasi, l’indomani sono andato a controllare. Indubbiamente ho preso atto di alcuni interessanti appuntamenti, quali conferenze e dibattiti vari, animati anche da personaggi di una qualche notorietà, più incontri, visite, premiazioni, eccetera. Bene. Ho letto però anche un comunicato stampa, sempre, della dirigenza del Liceo Fanti, che mi ha lasciato perplesso, oltre che dispiaciuto: le conferenze assegnate dagli organizzatori a quegli “ex alunni” che, come recita il suddetto comunicato, dopo la maturità hanno “intrapreso percorsi professionali particolarmente significativi”, vedranno sul podio solo chi si è diplomato “negli ultimi dieci anni”. Ma come, mi chiedo, e quelli degli anni prima? Perché sono stati esclusi? La cosa non mi riguarda personalmente, ma ne conosco diversi, anzi parecchi, di ex studenti, limitandomi a quelli che hanno frequentato il Liceo dopo di me, che si sono fatti molto onore nella vita pur non appartenendo a classi “ degli ultimi dieci anni” e che dunque avrebbero avuto anch’essi pieno titolo ad essere coinvolti per parlare in pubblico. Perché dunque non sono stati chiamati in causa anche costoro per illustrare le loro esperienze a chi ne trarrà indubbio ammaestramento? Forse che sono stati ritenuti incapaci/indegni di ciò dagli organizzatori o forse solo inidonei a destare un qualche interesse nel pubblico perché meno giovani degli altri?Possibile? Essersi diplomati nell’ultimo decennio significa avere oggi al massimo trent’anni, eppure è proprio questo, in buona sostanza, ciò che sembra sottintendere il comunicato del “Fanti”: se sei brillante e sotto la trentina parli, altrimenti stai buono e zitto ed al massimo ti puoi accomodare tra il pubblico. 

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