Larchfield, La lettura

“Sul tavolo da toeletta c’era un computer portatile ben chiuso e un taccuino. In quei giorni scriveva soltanto a matita, sentendo che le sue parole non meritassero l’inchiostro. Non riusciva più a riconoscersi in quello che scriveva, anche quando aveva il tempo di farlo. La scrittura era un demone che appariva soltanto per ricordarle la sua incapacità di parlare.” Dora, una dei due protagonisti di questo romanzo intenso ambientato a Helensburgh in Scozia, è una poetessa laureata a Oxford che abbandona amici e carriera universitaria per seguire il marito, l’architetto Kit, più vecchio di lei, con cui ha acquistato una parte di una grande dimora ottocentesca. Dora è in attesa del primo figlio e soprattutto a causa dei loro vicini, gli ipocriti e astiosi Divine, tanto religiosi quanto invadenti, sente che il suo matrimonio, i sogni di studentessa e tutta la sua vita stanno andando alla deriva. Unica consolazione di quella cittadina affacciata su un mare affascinante e impetuoso è l’antica scuola di Larchfield in cui ha insegnato dal 1930 al 1932 il poeta W. H. Auden, che le regala il sogno di una possibile biografia su cui desidera lavorare.

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati