Dall alto dei tetti, In Cornice

Guardar fuori dalla finestra. Una delle cose che ci sono  rimaste. Bisogna scegliere la più bella vista e io ce l’ho,  anzi, l’unica che non dia sulla strada stretta che spia il  muro di fronte e le luci dei dirimpettai tipo “finestra sul cortile”.  La finestra bella, invece, guarda a nord ovest e, sulla carta, non  pareva allettante contro il più famoso fronte di viale Carducci.  La finestra dà sui tetti della Carpi vecchia. Sono quasi tutti  coppi antichi del bel colore caldo e dalle forme solo leggermente  variate. Solo la casa che  stanno ristrutturando si è  fermata al catrame impermeabilizzante.  Sull’ampio  tetto gli operai hanno lasciato  una fila di scarponcini  antiinfortunistica che  stanno marcendo al sole.  Se sei allenato dal colore e  dalla forma dei tetti si può  stabilire in quale regione  siamo. Si vedono, anche,  tre gru ferme alla direzione del vento, sospese come bandiere.  Le antenne delle televisioni ingombrano il paesaggio che sarebbe,  altrimenti, antico. Le padelle paraboliche non sono messe  con criterio, dovrebbero essere bianche verso il cielo e mattone  verso i tetti, ma sono messe a caso. Se cancello i segni della  contemporaneità, sgradevoli, mi rimangono molte cose.

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