Una ruspa poco fa

“Consumo di suolo”. Brutalmente classificata così da un consigliere leghista e ripresa ampiamente da social e stampa, la comparsa di una ruspa a predisporre l'edificazione di un lotto di terreno di via Due Ponti ha alimentato per settimane l'idea che anche quel piccolo episodio appartenesse alla famosa colata di cemento riversata su Carpi dal Prg del 2000, improvvidamente tenuto in vita a sfidare i cambiamenti avvenuti nel frattempo. Poi si è saputo che il lotto risale a un piano particolareggiato convenzionato dal 2005; che solo la mancanza di una recinzione di tipo edile ha ingenerato l'errata convinzione, in chi aveva preso casa nelle adiacenze, che potesse trattarsi di un'area verde pubblica (una cosa analoga è accaduta in via Renoir); che si trattava di terreno destinato all'edilizia pubblica, in genere bisognosa di tempi molto lunghi per l'assegnazione; che l'edificazione era stata spostata per non compromettere le farnie che delimitano il lotto; che gli alberelli che vi sorgevano sono stati tolti per essere trapiantati altrove. Fine della storia, fine del dibattito ideologico. Sarà per la prossima volta.