Il dibattito negato, i solerti promotori antifascisti e brevi cenni di squadrismo

Ridotta all'osso e al di fuori dell'accavallarsi delle versioni e delle spiegazioni, la questione sta in questi termini. Un gruppo di associazioni – Anpi, Cgil, Carpi antifascista, Udi e Vivere Donna – organizza sabato scorso, alle 18, al circolo Arci di Santa Croce e nell'ambito della “Pastasciutta antifascista” il “dibattito a tema Norma Cossetto” con cena al seguito. Alla sala del dibattito si presentano un consigliere comunale di Carpi della Lega per Salvini premier, insieme a una collega di Formigine e a un anziano profugo istriano. Non vengono lasciati entrare con varie motivazioni (e, sostiene il consigliere, con insulti) e la cosa via social finisce per dilatarsi. Il Sindaco litiga un po' con i promotori, sostenendo che con questi comportamenti si allontana la gente dal 25 Aprile, finendo per assegnare un punto di vantaggio a chi la ritiene una ricorrenza divisiva. E dal Papeete lo stesso Matteo Salvini lancia un messaggio di "...onore ai nostri militanti leghisti che si sono presentati al dibattito” che sa tanto di fascio, con la Gazzetta che inquadra la sua dichiarazione "...mentre sulla spiaggia romagnola era impegnato con i fans tra selfie e brindisi per addio al celibato...”.

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