Ginnastica dolce a TvQui, l'emittente più in voga in città

Si appella allo Statuto del Comune di Carpi, la decisione della Giunta di organizzare un corso di ginnastica dolce da affidare all'emittente modenese Tv Qui, con un compenso di 5 mila 720 euro più Iva. Lo Statuto stabilisce infatti, nel capitolo dedicato ai principi generali, “...di ripudiare ogni forma di violenza, di razzismo e discriminazione, impegnandosi a tal fine a favorire l'integrazione culturale e sociale delle diverse etnie presenti nella città e promuovendo iniziative dirette alla diffusione di attività sociali, ricreative e sportive”. Con un po' di pazienza, vi si può trovare anche la giustificazione per il corso di ginnastica dolce. A leggere poi il testo della delibera, si capisce che la proposta è venuta proprio da Tv Qui che ha sottoposto all'Amministrazione un suo format televisivo: 24 puntate per tre mesi di trasmissioni, al ritmo di due appuntamenti settimanali di venti minuti cadauno. Tutto viene giustificato con l'emergenza Covid, con la necessità di incoraggiare l'attività motoria domestica, come reazione “alle stringenti limitazioni dovute all'emergenza sanitaria”. La sola, forse, che potrà avanzare qualche riserva sul provvedimento è l'emittente Trc, legata al mondo cooperativo, che fino al termine dello scorso mandato amministrativo era la testata televisiva locale prediletta dall'Amministrazione comunale. Con la ginnastica dolce, invece, Tv Qui l'ha sostituita nei pensieri dei vertici di palazzo Scacchetti. Non solo: anche la Diocesi vi è ricorsa per trasmettere le messe domenicali e Carpi sembra essere ormai terra di conquista per l'arrembante emittente fondata dall'avvocato Gianpiero Samorì. E qualcuno, magari proprio a Trc, si sta chiedendo che cosa sia avvenuto dopo il 2019 per giustificare un siffatto radicale avvicendamento nelle preferenze televisive di due dei principali poteri della città.