Cavazzoli, Finale come Kabul e i Talebani nell'Ucman

“Perché tutto questo interesse per le elezioni a Finale Emilia?” si chiede in un comunicato Giorgio Cavazzoli, candidato nelle liste di Fratelli d'Italia alle comunali finalesi del prossimo 3 ottobre. Lui sa benissimo, essendo di Carpi, politicamente emigrato da tempo nella Bassa, che in fondo, il voto di Finale non compare proprio fra gli argomenti più cari ai Carpigiani, a stento coinvolgibili nelle proprie, di elezioni locali. Per questo si dedica a una ricostruzione delle vicende politiche finalesi che non si allontana molto, per drammaticità di accenti e senso dell'apocalisse, dalla caduta dell'Afghanistan sotto il tallone dei Talebani. In pratica: a Kabul, pardon, a Finale Emilia, se il centrodestra perdesse le elezioni, lascerebbe spazio ai guerriglieri “civici e sinistro-grillini” del centrosinistra, come li chiama lui, che, anche senza imporre il burqa e le scuole coraniche agli avversari politici, produrrebbero un effetto ancora più disastroso: lo “stravolgimento” degli equilibri politici nel Consiglio dell'Unione dei Comuni modenesi dell'Area Nord (Ucman) ora a maggioranza di centrodestra e che, con una maggioranza spostata invece a sinistra, non potrebbe proseguire sulla via del cambiamento (scritto a tutte maiuscole) avvenuto nei settori della viabilità, della sicurezza e del sociale dopo che il centrodestra ha vinto le elezioni a Mirandola e San Felice (continua a leggere).

 

 

Non essendo abbastanza addentro alle cose dell'Ucman, possiamo solo fidarci dei successi attribuiti nei vari campi al proprio schieramento dall'aspirante consigliere carpigiano dei Fratelli d'Italia di Finale. E non mettiamo in dubbio che da quelle parti il centrodestra abbia avviato una profonda trasformazione della società, dell'economia e della cultura. Da fuori però, quando si parla di Ucman, si è visto soprattutto che Mirandola non sa che farsene, di quell'Ente, e passo dopo passo si prepara a fuoruscirne. E lo stesso Cavazzoli sottolinea come Finale Emilia “...è uno dei Comuni che ha conferito meno servizi in Ucman”. Dunque, se fra i meriti principali del centrodestra della Bassa viene annoverato il progressivo abbandono della locale Unione dei Comuni che cosa avrebbero da perdere Cavazzoli e i suoi amici da una eventuale caduta dell'Ucman nelle mani dei guerriglieri integralisti del centrosinistra? Verrebbe da consigliare a Cavazzoli di non farsene cruccio: innalzata la bandiera dell'ospedale Santa Maria Bianca e sotto la guida del mullah Greco/Massoud il centrodestra partirà alla riconquista della fortezza Ucman. Della quale, come detto, non sanno bene che farsene, ma quel che conta è che resti a loro.