Carpi a Colori per De Pascale alle regionali. Ma la notizia è che esiste come partito

Non è tanto importante che Carpi a Colori si esprima a favore della candidatura di Michele De Pascale a Presidente dell'Emilia-Romagna per le prossime regionali, annunciando poco fa anche la rinuncia a presentare un proprio candidato consigliere, quanto che questa sia la prima uscita pubblica, dal voto del 9 giugno, della formazione nata per appoggiare Riccardo Righi sindaco. Va bene, non si può non prendere atto, nella circostanza, anche delle indicazioni di programma fornite al candidato Presidente da Carpi a Colori. E le elenchiamo: difesa del suolo, sicurezza per le risorse ambientali, a partire dal parco fluviale del Secchia; potenziamento della tratta ferroviaria in ottica di metropolitana di superficie; completamento della Cispadana come strada a scorrimento veloce (vabbé: la Regione con Stefano Bonaccini si era finora espressa, stanziando oltre 200 milioni, per l'autostrada a pedaggio...); sostegno al finanziamento del Nuovo Ramazzini; interventi a favore dell'edilizia sociale e contrasto alla tensione abitativa. segue

 

Il punto di interesse è però che Carpi a Colori dimostra in questo modo di esistere, al di là della vittoria di Righi. Occorre però partire da due ipotesi. La prima è che questo segnale di vita sia stato semplicemente sollecitato dal Pd che, inesistente su tutto il resto, quando si tratta di elezioni si ridesta e chiama tutti a raccolta, anche con modi bruschi e senza accettare riluttanze di sorta. La seconda è che davvero Carpi a Colori, come lascerebbero intendere la costituzione di un gruppo autonomo in Consiglio, voglia far sentire il proprio peso, dare pregnanza alla presenza sui banchi consiliari e, in sostanza, dire la propria sui principali temi amministrativi. Ecco, qualora ci sia la seconda ipotesi alla base della nota odierna, allora dovremmo abituarci a considerare Carpi a Colori come un partito, piccolo fin che si vuole, ma pure sempre rappresentato da due consiglieri comunali, più di Lega, Forza Italia, Alleanza Verdi Sinistra e Carpi Civica, e dotato di tanto di Consiglio direttivo, quello che ha firmato la nota.

 

 

E dovremmo abituarci anche a sollecitarne le prese di posizione sia di politica generale che su specifiche decisioni della Giunta, in materie controverse come l'accantonare o meno la Ztl allargata o i tanti punti del programma di Carpi a Colori che ora, come parte della maggioranza che governa la città, dovrebbe impegnare Sindaco e Giunta ad attuare. A dirla tutta, quelli che osservano gli affari pubblici di casa nostra sono molto incuriositi da questa novità, chiedendosi se assisteremo a un voto perennemente allineato con l'Amministrazione, come ci ha abituati il gruppo consiliare del Pd (del precedente mandato, s'intende...) o se un partito nuovo, sorto intorno alla figura di Riccardo Righi avrà motivo, in qualche occasione, di distinguersi. Saremmo infine indotti a chiederci quale impatto abbia avuto l'assorbimento della Carpi 2.0 ideata da Rossano Bellelli, rimasta esclusa dal Consiglio, pienamente integrata nel gruppo del Pd nel mandato precedente. Ora, pur essendo scomparsa come sigla, parrebbe intenzionata a dare un segnale di esistenza dentro Carpi a Colori, chiedendo la guida del partito civico, al posto di Sergio Vascotto, per Carlo Alberto Fontanesi, accasato sì nella nuova formazione ma che potrebbe voler mettere di nuovo in gioco la visibilità accumulata con la Presidenza del Consiglio dello scorso mandato. C'è tanta curiosità, insomma: ma non resta che attendere i prossimi mesi.