È da poco passato il momento della consegna del pagellino, come si chiama adesso quella valutazione intermedia che viene fatta dagli insegnanti sui propri allievi alla fine del primo quadrimestre. E da subito si scatena il confronto fra i voti assegnati. Ma non fra i bambini bensì fra i genitori. «Tuo figlio cos’ha preso? Fosse stato nella mia classe gli avrebbero dato meno». «Il mio meritava il massimo, ma non gliel’hanno dato perché nel primo quadrimestre le insegnanti stanno basse con i voti». «Io ho visto il quaderno di Italiano di tuo figlio, non mi sembra neanche da nove». Sì, perché il voto da raggiungere è uno solo: il dieci, mentre tutti gli altri diventano un insuccesso. Come fosse un talent show: nessun compromesso, nessuna sfumatura, o dentro o fuori.
28 Febbraio 2019
DIBATTITI di Elisa Paltrinieri*
Non è colpa dei bambini
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