Sono fermo al semaforo, quando alla radio passa la pubblicità di un negozio di arredamenti che, in omaggio al Black Friday, promette uno sconto aggiuntivo del 10 per cento a chi si presenti vestito di nero. Irretito da questa facile occasione di risparmio, mi segno il nome del negozio e il giorno dopo mi presento in completo nero. La commessa mi guarda visibilmente perplessa e mi fa:
– Salve, ehm...in che cosa posso servirla?"
– Eh, niente: mi servirebbe una abat-jour e mi sono messo in nero per lo sconto agguntivo..."
– Ah, ok: per la lampada dia pure un'occhiata; per lo sconto, invece, debbo chiedere al reponsabile...
– Al responsabile? Cioè, io ho sentito la pubblicità per radio e diceva che bastava...
– Sì, ma il titolare deve comunque valutare se, insomma... Se l'abito è appropriato per un Black friday: un attimo che lo chiamo
Il titolare mi guarda e a stento trattiene la risata.
– Salve... è lei, quello dello sconto?
– Sì, sono io: ehm, c'è qualcosa che non va?
– Beh, temo di sì: al di là del nome "Black", questa è una festa del consumatore e lei... lei beh, si è vestito da funerale!
– Da funerale?!
– Esatto: con quel pastrano nero anni Ottanta, dai, uno si tocca appena la vede... capisce?
– Veramente a me non sembrava un...
– Noi vogliamo un nero più allegro, capisce? Dai allora, vada a cambiarsi che la aspettiamo per lo sconto aggiuntivo su una delle nostre fiammanti abat-jour
Salgo in auto e torno a casa: ma stavolta, prima di scegliere, chiamo una mia amica che da giovane faceva le sfilate di moda.
– Un nero più allegro? Ahahaha, ma che cavolo vuol dire?!
– Lo so, è assurdo: ma io voglio quello sconto aggiuntivo. Consigliami qualcosa, dai...
– Guarda, io proverei una giacca nera con sfumature blu. Ce l'hai?
– Blu ne ho una: ma un blu così scuro che la mia fidanzata ogni volta mi diceva che sembrava nero
– Ok, mi sembra perfetto: io ci proverei".
La ringrazio e, dopo mezzora di lotta col traffico della rush hour, parcheggio e apro di nuovo la porta dle negozio.
– Salve, eh, sono sempre io, quello che...
– Sì, l'avevo riconosciuta – mi interrompe la commessa – le chiamo subito il titolare
– Ah, rieccola – mi fa il tizio squadrandomi con attenzione.
– Che dice: ci siamo, stavolta?
– Guardi: sicuramente è un un vestito più allegro, ma il problema è che quello, lo capirebbe anche un cieco, è blu scuro, non nero! Capisce?
Penso alla mia fidanzata, che mi ha rotto le palle per anni dicendo che sta giacca non le piaceva perchè sembrava nera: e, improvvisamente, capisco che ho fatto bene a lasciarla.
– Senta – dice il responsabile mettendomi una mano sulla spalla, con tono consolatorio –: noi si chiude alle 20, quindi c'è ancora tempo, capisce? Non molli!
Dopo otto ore di catena di montaggio e due viaggi nel traffico da masnadieri dell'ora di punta, mi verebbe voglia di mandarlo solennemente a quel paese. Ormai, però, non è più una questione di soldi: è diventato un fatto di principio. Io quello sconto che hanno sbandierato alla radio, lo pretendo. Apro l'armadio, e trovo una risorsa inaspettata: la mia tuta in pelle nera borchiata, quella che uso sulla Harley. Per motivi di coerenza stilistica, mi presento in moto: e stavolta, quando entro in negozio, ad aspettarmi c'è il titolare in persona.
– Rieccomi: posso avere il mio sconto, adesso?
Come uno scannner 3d, il titolare mi gira intorno un paio di volte, scrutandomi da cima a piedi. Poi si ferma e, guardandomi fisso negli occhi, con malcelata soddisfazione, emette la sentenza.
– Il colore, stavolta, andrebbe anche bene, ma quelle borchie da teppistello... insomma: l'ho fatta entrare per educazione, ma è chiaro che per lo sconto ancora non ci siamo. Capisce?
Sarà per la sensazione, sempre più netta, che il tizio, con i suoi insopportabili "capisce?", ci godesse ad umiliarmi; sarà perché, ormai era chiaro, la faccenda dello sconto era soltanto un basso espediente commerciale per attirare i clienti; sarà perché con quella tuta, in effetti, un po' fuori legge mi sentivo davvero: sta di fatto che l'ho preso per la cravatta e l'ho fatto nero. Un nero perfetto, inoppugnabile: che, a mio modesto giudizio, vale molto di più del 10 per cento di sconto.