Thea Griminelli legge Vivian Lamarque

Poesia illegittima e Malata

Scoprire a dieci anni di avere due madri, una che ti ha partorito e nove mesi dopo ti ha dato in adozione a quella che conosci da sempre e che pensavi unica non è di certo semplice da affrontare. Avere tanti cognomi che tracciano indelebili la tua storia può diventare un vero peso (a parte quando devi firmare documenti...) perciò è comprensibile come Vivian (Daisy Donata Provera Pellegrinelli Comba) abbia poi adottato (come Joyce Lussu...ricordate?) il cognome del marito, il pittore Paolo Lamarque. 

"Avevo sette anni/ a scuola mi chiedevano/ perché tanti cognomi./ Ma io parlavo poco. / Facevo greche sui quaderni/ amavo il gesso. / .... ...."

Si potrebbe, di primo acchito, quindi, pensare a lei come francese, invece è nata a Tèsero (Trento) nel 1946, figlia illegittima all'interno di una famiglia di pastori valdesi e data in adozione a una coppia milanese:  "Valdesina trascinata per una mano/ giù fino a Milano/ appena appena finito Natale/ zitta guardavo  attorno/ il nuovo presepe/ la nuova mamma". Ne nasce un trauma, con la successiva conoscenza del padre e della madre naturali che avrà lunghi strascichi nel tempo e che condiziona la sua scrittura.

 

 

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