Tutti politologi nei periodi che precedono le elezioni o che seguono eventi particolari della politica (inter)nazionale. Tutti esperti del regolamento calcistico che commentano la partita nella quale si siano segnalate dispute circa l’arbitraggio: quante volte lo abbiamo pensato scorrendo la home di Facebook? Ormai la maggior parte delle piattaforme social (in particolar modo Facebook e Twitter, essendo Instagram più incentrato sull’immagine, ma anche lì fioccano i casi) è caratterizzata da un fiorire di opinioni non richieste, di analisi a proposito di qualunque argomento (corredate magari da frasi del tipo “Io la penso così, sbaglio o vale ancora la libertà di espressione?”), di “editoriali” pieni di incertezze grammaticali e nozionistiche, nell’ambito di un’interazione totalmente orizzontale tra gli utenti, simultanea e agile.
25 Marzo 2019
Commento sui social ed espando l'Ego
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