Saldi e shopping online

Il 5 gennaio sono iniziati i saldi invernali. Bene, io ho iniziato circa a fine novembre, subito dopo il Black Friday, ad andare per negozi, centri commerciali, outlet e e-commerce, trovare un sacco di roba che mi piaceva, provarla, decidere di comprarla, stare per pagarla per poi fermarmi e dire “no, dai tanto tra pochi giorni (due mesi e mezzo) iniziano i saldi (eccezion fatta per i regali di Natale).

FASE 1 (quella più inconsapevole)

Aver passato settimane a spulciare tutte le vetrine fisiche e virtuali, aver fatto la lista delle cose di cui far scorta perché “servono sempre” (tipo gli slip senza cuciture di Intimissimi che non se ne hanno mai abbastanza) e aver programmato il guardarobe di mia figlia di 5 anni fino al giorno della laurea (tanto veste 6/7 anni e comunque le prendo la roba una taglia più grande così se ce l’ha già per l’inverno prossimo che tanto sennò la roba di quest’anno non fa in tempo a godersela e peccato se di quel cappottino di ZaraKids c’è rimasta solo la 12 anni e le andrà bene nel 2026, la tengo criogenata nell’armadio e mal che vada sarà vintage), punto la sveglia alle 23:58 del 4 notte e mi preparo alla prima tranche di shopping compulsivo notturno, con la stessa foga del clickday su TicketOne per il concerto dei ColdPlay. Avevo già carrelli virtuali pieni su praticamente tutte le piattaforme online, Zara, H&M, Asos, Amazon e anche sul sito dell’Esselunga (lo shopping mette fame) e ovviamente in plafond della carta di credito ancora intatto. Non mi sono fatta scoraggiare dalle diciture “questo articolo non è più disponibile” e neppure da “prodotto non in saldo” (che ho accuratamente evitato o tutta la preparazione dei mesi scorsi sarebbe stata vanificata).

E qui si è conclusa la prima fase della transagonistica da saldo, quella più comoda, che raggiunge l’apice del godimento con l’arrivo del corriere e la consegna dei vari pacchi, quelli di Zara i miei preferiti: hanno una scatola di cartone molto elegante con il logo stampato in mezzo e tutti i vestiti ben piegati e avvolti in una velina verdeacqua che fa tanto Tiffany, mentre per i saldi nel negozi “veri” Zara vi accartocciano tutto nelle sporte versione economica nere con le scritte lucide che sembrano i sacchi del pattume.

Arriva l’autista di Bartolini, si compie la magia, quello che fino a poco prima era stato un miraggio inconsistente frutto della rete ora è proprio lì tra le vostre mani, 100% poliammide traslucido altamente infiammabile.

 

 

 

 

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