Parte l'officina del Pug: i nomi dei protagonisti

Sarà per la prima volta, da queste parti, uno strumento urbanistico di area vasta, nel senso che riguarderà i territori di tutti e quattro i Comuni dell'Unione. La sua gestazione avrà dunque una decisa impronta corale, perché all'Ufficio di Piano che sarà coordinato dal titolare, Moreno Veronese, faranno capo anche i tecnici incaricati dell'urbanistica di Carpi (Renzo Pavignani), di Novi (Mara Pivetti), di Campogalliano (Daniela de Angelis) e di Soliera (Salvatore Falbo). La titolarità finale sarà comunque di un'associazione temporanea fra professionisti vincitrice della gara per le Terre d'Argine: alcuni di loro risultano fra gli incaricati nell'ottobre scorso dal Comune di Modena per servizi di consulenza sempre legati alla pianificazione territoriale. Si parlerà, dunque, di Piano Gianfranco Gorelli – il capofila dell'équipe – tutt'al più completato dal nome della progettista Sandra Vecchietti, così come in passato la storia urbana di Carpi nel dopoguerra è stata scandita dai Piani Luigi Airaldi, Amedeo Magnani e Mauro Fortelli. Il riferimento è naturalmente al Pug, il Piano urbanistico generale secondo la nuova definizione assegnata al vecchio Piano regolatore generale (Prg) dalla legge urbanistica regionale 24 del 2017, del quale questa mattina è stato presentato il percorso che dovrebbe portare alla sua approvazione entro la fine del 2022. Con un anno di anticipo, si è voluto sottolineare, rispetto alla scadenza del 2024 fissata dalla legge regionale: il che non è poco se si considera che dei quattro Comuni, due – Novi e Carpi – sono ancora dotati di Prg, strumento invecchiato due volte. non essendo stato nemmeno aggiornato alla precedente legge urbanistica regionale 47 del 2000.