Corso Roma cambia volto: lo vedremo verso la fine del 2022

Provate a immaginarlo così: al posto dell'asfalto, da ovest a est, una pavimentazione in acciottolato, recuperata da quella ottocentesca che c'è sotto tutte le strade del centro, con i ciottoli levigati nella parte di calpestio per renderli "camminabili”, e appuntiti invece in quella conficcata nel terreno; poi una striscia in pietra di Luserna che prelude alla corsia centrale in cubetti, come in corso Alberto Pio, prima di trovare un'altra corsia in pietra. Aggiungete un bel filari di alberi, sul lato ovest, ognuno perimetrato con una seduta circolare, e che danno l'idea di prolungare in città le alberature dei viali, ma anche di recuperare la funzione ombreggiante dei portici che esistevano un tempo sulla via, sia pure sull'altro lato. Metteteci poi una vasca con acqua collocata all'inizio del filare, a ricordare che proprio di lì passava un ramo dell'antico Canale di Carpi che poi formava l'ansa divenuta la via San Francesco. Il tutto accompagnato da una serie di complementi di arredo (panchine e illuminazione pubblica) in continuità con quelli di corso Alberto Pio e. soprattutto, da un'opera di risanamento radicale del sottosuolo, con sistemazione di cavi e condotte, alcune vecchie di secoli. Avrete così un'idea del progetto definitivo di ristrutturazione di corso Roma, del costo preventivato di 900 mila euro (500 mila dall'indennizzo per il sisma e 400 mila stanziati con una variazione di bilancio) che la Giunta ha approvato oggi pomeriggio. Lo firma l'architetto Enrico Vincenzi che, nell'anticiparne alla stampa le caratteristiche, ha badato a sottolineare i criteri ai quali si è attenuto: la continuità con i precedenti rifacimenti di strade del centro nella scelta dei materiali e dei dettagli di arredo; la funzionalità puntata a consentire sia la percorribilità ciclabile e pedonale che la permanenza della gente, individuando precisi spazi di socializzazione (le panche, la vasca); l'innovazione, con l'attenzione al recupero (è il caso dell'acciottolato), alla permeabilità, grazie alle aiuole e ai sassi di fiume, e al benessere fornito dalle chiome ombreggianti (continua a leggere).

Quando lo si potrà vedere così? Al massimo alla fine del prossimo anno, ha assicurato l'assessore ai Lavori pubblici, Marco Truzzi, scandendo la tempistica come segue: entro quest'anno, il nulla osta definitivo della Soprintendenza e gli accordi con i residenti e gli esercenti le attività commerciali sulle procedure di lavorazione, poi il progetto esecutivo, il bando e l'assegnazione dei lavori che dovrebbero partire ai primi mesi del 2022 e durare fra i sei e i dodici mesi. Molto evidente, alla presentazione del progetto, la soddisfazione del sindaco Alberto Bellelli che lo ha descritto come un allungamento della passeggiata e un allargamento della percezione del centro storico, inserendo l'opera accanto al recente bando per le aperture di attività, la liberazione del Torrione dalle impalcature e gli stessi spettacoli in piazza come un altro segnale dell'interesse di questa Amministrazione per il rilancio del centro, al quale concorrerà anche l'imminente pubblicazione del bando per il Caffè del Teatro (ne parliamo altrove) che, insieme alle aperture di pubblici esercizi nel complesso ex Case Tapparelli, dal lato opposto, costituirà l'altro piatto della bilancia che deciderà i nuovi equilibri di piazza Martiri. Dal canto suo, l'assessore Truzzi ha ricordato come il progetto per corso Roma sia stato reso possibile anche dalla compensazione delle piazzole di sosta perdute con quelle recuperate con il senso unico in viale Nicolò Biondo (nelle foto, il disegno virtuale dell'assetto finale, il dettaglio dell'acciottolato storico che ha resistito sotto l'asfalto, il disegno della vasca).