Nuoto

Paltrinieri leggendario, è d'argento negli 800: ‘’È più di un miracolo, ho nuotato col cuore’’

Conduce tutta la gara in testa, batte Romanchuk e Wellbrock ma da dietro spunta l'americano Finke che vince in volata

Gregorio Paltrinieri c’è! Con una gara da leggenda, il campione carpigiano si prende una medaglia d’argento nei primi 800 stile libero della storia olimpica con una prestazione tanto stoica quanto straordinaria. Più forte della mononucleosi che ne ha minato la preparazione, più forte anche dei due grandi favoriti Romanchuk (Ucraina) e Wellbrock (Germania). A Greg non è bastato lasciarli entrambi alle spalle per mettere al collo la medaglia d’oro di una gara che comunque riconsegna alla Nazionale e a questi Giochi un Paltrinieri in grado di poter ancora regalare gioie che sembravano impossibili dopo le note vicissitudini legate alla mononucleosi che ne ha compromesso la preparazione.

 

LA GARA

La sua gara si sviluppa da una per lui inedita corsia 8, ovvero quella destinata all’ultimo tempo delle batterie. Laggiù, defilato rispetto a Romanchuk-Wellbrock che nuotano in 4 e 5, Greg parte subito forte cercando di sorprendere gli avversari e prendersi qualche decimo di vantaggio. Dopo 100 metri è di quasi 2 secondi il divario tra Greg e il duo dei favoriti che, forti di uno sprint tradizionalmente migliore del carpigiano e conoscendo le sue precarie condizioni di forma dopo la mononucleosi, scelgono di lasciarlo “al vento” per i primi 400. Vasca dopo vasca, gli strascichi della mononucleosi iniziano a farsi sentire e la nuotata di Greg inizia a perdere di brillantezza, con l’aggancio di Romanchuk e Wellbrock che arriva dopo i 600 metri. Greg risponde con l’orgoglio del campione e regge il testa a testa fino agli ultimi 50, quando vira ancora per primo ma negli ultimi 30 sbuca da dietro l’americano Robert Finke. Che mette tutti in fila, con un vantaggio di 24 centesimi su Greg stoico secondo in 7’42”11, davanti a Romanchuk di 22 centesimi. Per il campione della Coopernuoto e delle Fiamme Oro è la medaglia d'argento più bella della carriera, un secondo posto che vale sicuramente molto di più, soprattutto verso 1500 e 10 km. Dove tutti, soprattutto lui, sanno che Greg c'è anche questa volta. Più forte di tutto.

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LE PAROLE DEL CAMPIONE

“Dire che è un miracolo è poco, non ci avrei scommesso un quarto d’ora fa – dice Gregorio a caldo –. Ero un’altra persona rispetto alla batteria, con un’altra mentalità, un’altra cattiveria agonistica, un’altra voglia di gareggiare. Un mio grande amico ieri sera mi ha scritto che queste finali si vincono con il cuore e non con la testa e fin qui ci avevo messo troppa testa, troppi pensieri, e oggi ci ho messo il cuore. Gli altri potranno stare meglio di me fisicamente, potranno preparare meglio la gara a livello tattico, ma il cuore che ci metto io è troppo. Dopo la mononucleosi ho avuto paura di tutto, a maggio mi sentivo un Dio con cinque medaglie agli Europei, la strada era giusta ma mi sono dovuto fermare un mese e tutti i sogni si sono sgretolati di colpo. Ma ho tenuto duro con il mio gruppo di lavoro e da Dio che mi sentivo ho ripreso ad allenarmi con le ragazze e oggi mi ritrovo qui a fare 7’42” alla mattina. Ed è anche brutto perchè l’oro era lì vicino eh…”.  Incontentabile Greg, il cannibale è tornato. Ed è un buon segnale verso i 1500 di venerdì e domenica e i 10 km in mare di giovedì 5 agosto.

Il programma gare di Gregorio Paltrinieri (date e orari italiani)

 

- Venerdì 30 luglio

ore 13,40, batterie 1500 stile libero

 

- Domenica 1 agosto

ore 3:44, finale 1500 stile libero

 

- Giovedì 5 agosto

ore 13:30, 10 km acque libere