Calcio

Mastour e De Cenco: "A Carpi con ambizione"

Prime parole in biancorosso per i due attaccanti

Dopo i primi allenamenti arrivano le prime parole in biancorosso di Caio de Cenco e Hachim Mastour, presentati questo pomeriggio dal Carpi.

Mastour, la tua carriera ha già vissuto grandissime realtà, con che motivazioni arrivi al Carpi?

“Mi hanno convinto il direttore sportivo e il mister, che gioca un calcio offensivo ed è quello che cerco. La trattativa è nata e si è conclusa in pochi giorni”.

 

Carpi può essere un trampolino di lancio?

“Sono venuto qua per giocare e avere continuità e lo stile di gioco che ha il mister mi servirà per questo. Voglio aiutare la squadra ad ottenere il massimo e raggiungere grandi obiettivi”.

 

Hai assaggiato il calcio delle stelle nel Milan poi che difficoltà ci sono state? 

“Ho vissuto grandi realtà, molto belle, che mi hanno fatto crescere, ma ora sto cercando la mia strada e sono qui per questo. Il ruolo? Posso svariare in tutti i ruoli dell’attacco, mi vedo più trequartista ma sarà il mister a decidere”.

 

Che campionato ti aspetti? 

“Quando scendi in campo lo fai per vincere e ogni ragazzo in questa squadra pensa questo. Siamo ambiziosi ma ragioniamo partita dopo partita. Idoli? Mi piace molto la fantasia, un calcio fantasioso, in questo momento Neymar e Messi rispecchiano i miei giocatori tipo”.

 

Arriva subito un mese e mezzo pieno di partite a partire da quella di domenica col Ravenna: 

“Abbiamo tante partire ravvicinate e la classifica si può muovere moltissimo, affrontiamole una alla volta cercando di vincerle tutte”.

 

Nell’esperienza al Milan hai legato con qualcuno in particolare?

“Mi sento ancora con Filippo Galli che mi dà consigli utili, poi il dottor Galliani e il presidente Berlusconi avevano una grande stima per me e mi hanno aiutato tantissimo. Ho avuto tanti allenatori, ho cercato di trarre il meglio da tutti, da Inzaghi a Seedorf, Mihajlovic e Gattuso. Tornare al Milan? E’ il top, sarebbe un sogno”.

 

Nonostante la giovane età vanti già tre esperienze all’estero.

“A 17 anni sono andato all’estero e non è facile, ho cercato la mia strada sin dall’inizio, le esperienze tra Spagna, Olanda e Grecia mi hanno fatto crescere e rifarei tutto”.

 

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Caio De Cenco, appena arrivato e subito in campo, sei già pronto per giocare?

“Fisicamente sto bene, ho sempre giocato finora, sono pronto a disposizione del mister. La trattativa è nata e si è conclusa subito, ci abbiamo messo pochissimo a trovare l’intesa, appena ho saputo che il Carpi mi ha cercato ho dato la disponibilità. Conoscevo già il direttore Mussi e anche Andrea Ferretti che è stato il primo che ho chiamato. Qua c’è un progetto ambizioso a cui spero di contribuire”.

 

Che stagione ti aspetti?

“Abbiamo un tour de force ma saremo pronti per affrontare al meglio tutte queste partite. E’ un campionato difficile, tosto, ma il Carpi potrà dire la sua”.

 

Nel tuo passato c’è la doppietta col Boca Pietri contro il Carpi in una partita che determinò la svolta per la storia del club biancorosso.

“Quella esperienza fu positiva per il Carpi ma io ebbi un ruolo da avversario, ora voglio dare il mio contributo con questa maglia. I tanti cambiamenti di maglia negli anni? Sono dovuti alla possibilità di crescere, cambiando società e a volte categoria. Sono stati pochi i cambi che ho fatto perchè non trovavo spazio. Ora ho un bambino nato da un mese ma appena c’è stata la possibilità di venire in una società come il Carpi, col direttore e il mister che mi hanno cercato, ho accettato subito il trasferimento”.

 

Sei brasiliano ma calcisticamente sei praticamente italiano.

“Ho giocato in Brasile fino a 16 anni, arrivai in Italia a quell’età col procuratore Gianfranco Mancini. Da lì è iniziata la mia carriera in Italia, dove ho origini in Veneto da parte di mio padre”.

 

Tatticamente che tipo di attaccante sei?

“Con il mister si gioca un calcio offensivo, cercheremo di sfruttare al meglio queste caratteristiche. Metterò tutto in campo per aiutare la squadra. Nel calcio di oggi non si può più essere il centravanti statico da area di rigore, cerco di aiutare la squadre in fase difensiva e offensiva e i più giovani, mettendo l’esperienza in campo. Riferimenti? Troppo facile dire Ronaldo il fenomeno che per noi brasiliani è il migliore, e mi piaceva tanto Adriano”.

 

Con Mastour potete giocare insieme? 

“Abbiamo fatto il primo allenamento ieri, abbiamo caratteristiche diverse ma insieme ci possiamo completare così come possiamo giocare con gli altri compagni, da Ferretti a Giovannini”.