Calcio

Mandelli ko: ''Qualche gara la dovrò saltare, è stata una piccola ricaduta sullo stesso punto''

Il centrocampista del Carpi alla ''Notte dei capitani'' del Csi

E’ stato Andrea Mandelli il grande protagonista de “La notte dei capitani”, la serata di presentazione dei campionati di futsal targati Comitato di Carpi del Centro Sportivo Italiano, andata in scena ieri presso la Casa del Volontariato di viale Peruzzi. Accompagnato dal dg biancorosso Enrico Bonzanini, il centrocampista ha ripercorso la sua carriera, soffermandosi sul ruolo del capitano, ricoperto tante volte a Carpi sia l’anno scorso che in questo avvio di Serie C, dove fra infortuni e turnover nelle prime 9 giornate la fascia oltre che sul braccio di Calanca e stata indossata anche dal mediano ex Desenzano, Saporetti e Zagnoni. “Quando ho avuto l’onore di indossarla – ha raccontato in una sala stracolma – ho sempre cercato di dare qualcosa in più in campo e di privilegiare il dialogo con gli arbitri, senza mettere troppa pressione. Posso dire di essere stato fortunato ad arrivare a Carpi, ho trovato un gruppo unito come mai mi era capitato. L’anno scorso abbiamo avuto alti e bassi, ma fare quella cavalcata in una cornice come Carpi vale molto di più. Ogni tanto mi metto av riguardare gli ultimi minuti delle gare con Ravenna e Certaldo, momenti che resteranno indelebili”.

(segue)

 

Nella lunga chiacchierata Mandelli ha raccontato del suo rapporto col calcio (“da piccolo l’unico modo per non farmi piangere era darmi un pallone”), ha svelato di aver giocato anche da esterno d’attacco nelle giovanili (“quando ancora non avevo completato la crescita…”) e ha anche fatto il punto sull’infortunio di Piancastagnaio che lo ha costretto a uscire dopo 30’. “Stasera non volevo venire – ha sorriso – perché non ho ancora digerito la sconfitta e questi acciacchi fisici che da un po’ mi condizionano. Ma già ora sono concentrato su come procedere per rientrare. Come va la coscia? Così così, qualche gara la dovrò saltare, però sto meglio rispetto allo stop di un mese fa, è stata una piccola ricaduta sullo stesso punto. Allora c’era stata la voglia di affrettare il rientro, ora andremo con più cautela”. La chiusura del suo intervento è stata dedicata alla laurea in Scienze della Comunicazione conseguita l’anno scorso. “Non ho scelto quella strada universitaria per fare in futuro qualcosa di inerente – spiega – perché mi vedo ancora sul campo una volta finito di giocare. Però era una materia che mi è sempre piaciuta. E tanti temi mi sono tornati utili da giocatore, come il peso delle parole, studi interessanti che ho riportato nello spogliatoio e in campo. Poi non potevo essere da meno dei compagni (sorride, ndr), perché il Carpi dell’anno scorso era pieno di “secchioni” laureati, fra poco tocca anche a Zucchini e Bouhali…”.

(segue)

Mandelli ha poi consegnato alle 30 società di A e B dei campionati del Csi carpigiano le fasce da capitano, posando per le foto di rito, in cui ha salutato anche Gregorio Morini, “pilastro” dei Greg Tattoo e tatuatore scelto da grande parte della squadra per “incidere” sulla pelle un ricordo della promozione in C, mentre l’incrocio più simpatico è stato quello con i ragazzi della Mondial Garpez, che (compatibilmente con gli impegni) avranno come allenatore proprio Matteo Rossini, centrale difensivo biancorosso.

Nella foto, da sinistra, Mandelli, Claudio Martinelli e Giuliana Gualdi del Csi e Bonzanini