Calcio

Lazzaretti: ''E' stato un atto di amore nei confronti della mia città. Vogliamo essere protagonisti''

Il Sindaco: ''Riporta identità al calcio carpigiano''

Un concentrato di emozione, orgoglio e voglia di fare. La prima uscita pubblica di Claudio Lazzaretti quale presidente del nuovo Athletic Carpi ha portato una ventata di aria nuova, fresca e colma di speranze per il calcio carpigiano. Affiancato dal sindaco Alberto Bellelli e dall’assessore allo Sport Andrea Artioli, Lazzaretti ha raccontato genesi, “travaglio” e progetti del suo Carpi. 

“Sono emozionato di essere qui, forse mi state rendendo più importante di quello che non sono. Non sono una persona a cui piace apparire, anzi - ha attaccato il nuovo numero uno del Carpi - Quello che ho fatto è stato un atto di amore nei confronti della mia città ma anche un atto di follia. Avevamo iniziato un discorso cercando di fare una cosa importante per Correggio e Carpi, ma quando il progetto non è stato condiviso abbiamo lavorato per tenere in vita il calcio sia a Correggio che a Carpi. Al di là delle polemiche voglio ricordare che la Correggese è stata iscritta alla Serie D, è stata ceduta a un imprenditore serio del territorio. La mia è stata una scelta di cuore, dopo 12 anni, ma non ho fatto il mercenario e ho cercato una buona soluzione per la Correggese”.

“Avevo bisogno di motivazioni diverse e di un entusiasmo diverso, che mi ha scatenato dentro il nostro sindaco. Tutto si è svolto nei primi 16-17 giorni di agosto, quando in Italia era tutto fermo. Se siamo riusciti a riportare il calcio a Carpi non è solo merito mio ma anche del primo cittadino, che mi è stato vicino in questi momenti non semplici in cui il Tar cambiava la sentenze… Ci sono stati professionisti rientrati dalle ferie per fare atti notarili e un grazie di cuore va anche a loro perchè senza di loro non avremmo potuto presentare la documentazione necessaria all’iscrizione”.

“Non abbiamo ancora avuto modo di sederci seriamente con le società che già fanno calcio giovanile sul territorio, ma voglio che ci sia un’apertura verso tutti. Non dobbiamo coltivare ognuno il proprio orticello, siamo una città importante in cui ci deve essere collaborazione per crescere”.

“Come prima squadra stiamo lavorando con tantissime difficoltà, sebbene sia stato trovato un campo di allenamento è sempre una situazione di emergenza, perchè giustamente dobbiamo dividere la struttura con altri settori giovanili”.

“Dobbiamo giochiamo una partita in cui ci sono state vietate la palestra, l’infermeria, la lavanderia. Oggi ci sentiamo ancora in prestito e al Cabassi non ci sentiamo ancora a casa nostra. Se vogliamo fare qualcosa di importante dobbiamo mettere la squadra nelle condizioni di lavorare al meglio e oggi non lo è. E’ una cosa che non dipende solo da noi ma ci vuole la collaborazione di tutti e spero prevalga il buon senso”.

“Domani finalmente la parola torna al campo, sicuramente la squadra oggi è un po’ indietro rispetto alle antagoniste che hanno fatto un percorso più regolare. Lo sappiamo, ci vorrà qualche settimana per avere i giocatori al 100%, vorrei che questo fosse capito e che i ragazzi non fossero oggetto di critica se inizialmente non dovessero arrivare i risultati che tutti vogliamo. Stiamo lavorando per fare una squadra all’altezza del blasone calcistico della città, speriamo di poter vivere emozioni importanti insieme”.

“Quando me ne ero andato da Carpi l’ho fatto perchè era entrato un gruppo importante che poi ha dimostrato il proprio valore perchè portare il Carpi in A è stata un’impresa impossibile da poter ripetere. Massimo rispetto e complimenti a Stefano Bonacini e le persone che erano con lui. Io in maniera molto più modesta ho preso una squadra sull’orlo del baratro in Promozione (la Correggese, ndr) e l’ho portata a un passo dalla Serie C. Per un imprenditore appassionato fare calcio nella propria città è coronare un sogno, ce la metterò tutta per fare le cose in maniera pulita e portare anche i risultati”.

“Ho ricevuto tante manifestazioni di affetto da parte degli imprenditori carpigiani non quando abbiamo avuto la certezza di fare la D ma già prima, mi hanno detto “vai avanti e noi ci siamo”. 

“Domani giochiamo con maglie provvisorie che non saranno quelle ufficiali, grazie all’Errea che in tre giorni ci ha messo nelle condizioni di andare in campo domani”.

“Da lunedì lavoreremo per aprire la campagna abbonamenti, che ci sarà e speriamo di poter disputare normalmente il campionato senza sospensioni Covid. Abbiamo tante richieste di persone che vogliono l’abbonamento e per questo la faremo, se dovessero esserci chiusure Covid rimborseremo”.

“La curva è il massimo per gli ultras e cercheremo di accontentarli il prima possibile. In questo momento è da sistemare, ci sono da mettere in sicurezza alcune cose e non ci è stato possibile aprirla. E’ stata una scelta di ordine pubblico, giustamente. Il desiderio di tutti è di poter aprire il più possibile il Cabassi e di poterlo riempire per dare emozioni e spettacolo”.

“Ringrazio Correggio e i correggesi per questi 12 anni, avevo un numero importante di volontari che sono stati fondamentali. Il mio non può essere che un grazie. Sono una persona ambiziosa e da ambizioso volevo provare a portare quel sogno chiamato Lega Pro. Non potendo avere una struttura idonea per la Lega Pro, è nato il progetto Carpi-Correggese che era molto importante. Rispetto chi non l’ha pensata alla stessa maniera. A quel punto ho cercato di portare avanti entrambe le cose: assecondare il mio sogno di venire a Carpi e lasciare la Correggese a imprenditori importanti”.

“Ai giocatori ho sempre detto la verità, raccontando il progetto che stavamo portando avanti prima a Correggio e poi a Carpi. Anche i giocatori hanno vissuto queste settimane di allenamenti con ansia e preoccupazione, ma non ce n’è stato uno che abbia chiesto “cosa faremo da grandi?”. Hanno dimostrato una professionalità unica allenandosi sempre al massimo con mister Bagatti, che ho fortemente voluto perché per me è l’espressione del bel calcio. In 12 anni, senza togliere niente a nessuno, è quello che mi ha fatto vedere il calcio più bello a Correggio”.

“Ruggero Bellini è diventato direttore generale, siamo alla ricerca di una figura che diventi il responsabile del settore giovanile. La Juniores di mister Gianni Pellacani è in attesa di potersi allenare su un campo. Ad oggi faccio fatica a immaginare un settore giovanile completo, per cui il mio desiderio è rivolgermi alle società che fanno settore giovanile importante per collaborare”.

(prosegue sotto)

 

Ad introdurre la conferenza stampa dell’Auditorium Loria è stato il “padrone di casa” Alberto Bellelli, che nella nascita dell'Athletic ha giocato un ruolo da assoluto protagonista: “Oggi è una bella giornata, conosco Lazzaretti da quando era vicepresidente del Carpi di Salami, è un presidente tifoso, che riporta identità al calcio carpigiano - ha detto il Sindaco - Siamo passati per uno spazio molto piccolo, sono servite scelte importanti in momenti delicati. Fuori dalle polemiche dico che il progetto di fare calcio insieme alla Correggese non è stato approfondito abbastanza, perché aveva un grande valore. Svanita quella possibilità, Lazzaretti ha dimostrato di volere questa avventura con tutte le forze. Voglio ricordare anche il settore giovanile, di cui si è parlato poco ma ci sono 200 famiglie in attesa di conoscere il progetto sportivo. In questo momento siamo rispettosi delle scelte di tutti, attendiamo la fine del percorso legittimo del Carpi Fc e facciamo valere le convenzioni con diritti e doveri. Per quanto riguarda lo stadio, ci sono interventi di manutenzione che spettano al gestore, che la convenzione specifica ci debba giocare con una squadra di livello. Per gli altri campi in gestione, abbiamo bisogno di sapere dagli attuali conduttori qual è il progetto sportivo perchè nel pieno rispetto della legge regionale diamo in convenzione i campi a soggetti che ci fanno calcio, non che li affittano. In bocca al lupo a Lazzaretti, avanti il Carpi”.

 

Al fianco del primo cittadino, anche l’assessore allo Sport: “Mi è piaciuto sentire Lazzaretti parlare di orgoglio dell’essere presidente e noi siamo orgoglioso di averlo come presidente di questa società - dice Artioli - Ci sono i sogni di 70 mila persone che sono la città di Carpi, cerchiamo di essere il più vicino possibile a questa società, a cui facciamo un grande in bocca al lupo. Ringraziamo la Virtus Cibeno per essersi messa a disposizione con le proprie strutture, in particolare lo stadio Frignani di Fossoli”.

Foto Andrea Vignoli