Calcio

La Virtus Cibeno interdisce dalle gare il genitore che si è reso protagonista di una scazzottata in un match giovanile

Per espressa violazione dei valori sociali e della carta etica adottata dalla società

La Virtus Cibeno aveva annunciato provvedimenti e i provvedimenti arrivano. Troppo grave il caso di cronaca avvenuto sabato scorso durante una partita di calcio giovanile a Fossa di Concordia. 

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“La A.S.D. Virtus Cibeno, con la presente, nell'interesse ed a tutela dei propri associati, tesserati, dirigenti e sostenitori (in quanto completamente estranei agli accadimenti) intende dissociarsi espressamente da, e schierarsi fermamente contro, ogni episodio, gesto, espressione e forma di violenza verbale e fisica quali quelli occorsi sabato 21 settembre a Fossa di Concordia, ben oltre il termine della gara – si legge nella nota ufficiale della società di Cibeno firmata dal presidente Marco Gasparini –. Troppe volte, ed in questo caso ancora, vengono erroneamente associati gli eventi sportivi ad episodi di violenza compiuti da facinorosi estranei del tutto avulsi dell'evento stesso e per "motivazioni" del tutto estranee rispetto al calcio giocato (pertanto esulanti anche dalla sanzione del Daspo). La società resta basita, oltre che dispiaciuta ed amareggiata, nel verificare come certi organi di stampa abbiano con leggerezza (a tacer d'altro) riportato notizie parziali ed inveritiere che possono tuttavia, nuocere all'onorabilità della scrivente e minare anni di intenso lavoro fondato proprio sul rispetto reciproco, la disciplina e la tutela dei valori dello sport”. 

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Arriva quindi una precisazione sui fatti di cronaca: “L’Asd Virtus Cibeno intende doverosamente precisare, per amor di verità, che quanto accaduto il 21 settembre a margine della partita di campionato tra Virtus Possidiese e la ASD Virtus Cibeno, altro non è stato se non un alterco, tra due adulti, per futili motivi, svoltosi nel parcheggio adiacente il centro sportivo, verificatosi oltre mezz'ora dopo il termine della gara e che dunque nulla ha a che vedere con l'evento, la squadra o la società – prosegue la nota del presidente –. In ogni caso la ASD Virtus Cibeno ha già provveduto ad interdire il soggetto coinvolto nell'alterco, genitore di un proprio tesserato, in accordo con esso stesso, dalla partecipazione alle gare della categoria allievi under 17, fino a data da destinarsi, per espressa violazione dei valori sociali e della carta etica adottata dalla ASD Virtus Cibeno e da tutti i suoi associati e supporters. L'accaduto sia di stimolo altresì per ricordare l'importanza di questa carta etica che sostituisce la base dell'associazionismo sportivo e garantisce il giusto diritto allo sport per gli associati, i tesserati, i sostenitori (quindi i familiari) e per incentivare l'impegno di tutti i dirigenti sportivi nel pretendere il rispetto di tale carta etica non solo da parte degli atleti ma di tutti quelli che gravitano attorno all'Associazione come membri o semplici supporters dai quali si deve pretendere non solo educazione ma anche esempio. Nella speranza di aver meglio chiarito l'accaduto e, soprattutto, la posizione, ferma, dell'ASD Virtus Cibeno, nell'affermare il rispetto delle regole e dell'educazione oltre che del civile convivere, auspichiamo di poter tornare a concentrare le nostre attenzioni, sforzi ed entusiasmi nella formazione dei giovani attraverso il gioco del calcio”.